“Torino e il Piemonte per tutto il ‘900 sono state la dinamica della vita economica e della lotta del lavoro che le ha caratterizzate in questi decenni, un vero e proprio laboratorio della trasformazione d’Italia”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Polo del ‘900, dove è stato accolto dal Sindaco Stefano Lo Russo e dal presidente della Regione Alberto Cirio.
Intervenuto all’incontro con i giovani organizzato dal Polo, il presidente ha parlato dell’importanza dell’impegno di tenere viva la memoria: “Essere eredi significa sapere che il patrimonio lasciato in Italia dal ‘900, dopo la conquista della libertà, è quello dell’impegno e della partecipazione. Si diviene eredi non nell’inerzia, ma nel momento in cui si realizzano i principi e gli obiettivi contenuti nella prima parte della nostra Carta, che costituiscono il patto fondativo della nostra convivenza civile”.
Il presidente del Polo del ‘900 Alberto Sinigaglia ha ricordato il ruolo fondamentale di luoghi come il Polo, punto di riferimento per la ricerca sulla storia del Novecento, per conservano la memoria: “L’estinguersi dei testimoni – ha dichiarato – ci obbliga a una più urgente necessità di trasmettere alle nuove generazioni la consapevolezza del cammino percorso”.
Subito dopo è intervenuta Felicia Nausicaa, una ragazza di 18 anni impegnata per due anni nel progetto Next Generation U. Un progetto grazie al quale, ha raccontato “oggi siamo in grado di spiegare ad amici e conoscenti perché l’Europa è importante e sentiamo di avere una consapevolezza più profonda, una conoscenza migliore che ci ha portato a una coscienza diversa per le votazioni europee del prossimo anno”.
La mattinata del presidente Mattarella, ripartito subito dopo l’incontro, era cominciata con una visita privata al Sermig.
E proprio oggi arriva la proposta di intitolare Piazza Borgo Dora all’Arsenale della Pace, in occasione dei suoi 40 anni. La proposta alla Commissione Toponomastica è stata depositata dal Sindaco Stefano Lo Russo: “un gesto simbolico- ha detto- che vuole essere un riconoscimento e un ringraziamento per tutto quello che Ernesto Olivero e l’Arsenale della Pace fanno, hanno fatto e continueranno a fare per chi è più in difficoltà e per la nostra comunità”.