“Dicono sia stato per troppo amore”. “Dicono sia stato un raptus di follia”. “Dicono sia stato per gelosia”. La campagna scelta per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne punta il dito contro le scusanti addotte da chi esercita una violenza ingiustificata e ancora troppo spesso accettata. La risposta del manifesto è univoca: “No! Si chiama violenza”.
La campagna è stata ideata dal Coordinamento contro la violenza sulle donne (Ccvd) di cui la Città di Torino è parte, grazie a un processo partecipativo che ha coinvolto i soggetti privati e pubblici che sul territorio cittadino e metropolitano ogni giorno si occupano di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne. Un messaggio frutto di un processo collegiale e partecipativo, che raccoglie le esperienze e le esigenze di chi tutti i giorni opera per contrastare tali soprusi e racconta l’esperienza delle donne che subiscono violenza. Gli obiettivi della campagna sono informare le donne e le persone tutte, nonché dare visibilità e riconoscimento al lavoro svolto sul campo dalle persone che offrono la loro collaborazione con impegno e passione, con i loro saperi, sostenendo le donne che ogni giorno si rivolgono alle associazioni e enti che fanno parte del Ccvd o ad altri centri di ascolto e associazioni presenti sul territorio per chiedere aiuto.
La campagna con i suoi temi sarà contenitore di una programmazione condivisa di iniziative organizzate da parte dei soggetti che compongono il Ccvd e che hanno voluto inserire la loro iniziativa anche sotto il cappello dello slogan “E’ tutta un’altra storia“, per la decostruzione degli stereotipi di genere. Il programma è coordinato dalla Città di Torino. Due i filoni di contro-narrazione scelti: “No! Si chiama violenza” e “Niente giustifica la violenza”. I due filoni saranno resi a livello grafico su due materiali differenti, una cartolina e un pieghevole. Si è quindi scelto di partire dalle narrazioni maggiormente veicolate dalla stampa e dalla televisione per ribaltarle e offrire un altro punto di vista: quello delle donne.
Come ogni anno, l’occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne offre l’opportunità di organizzare momenti di riflessione di confronto, appuntamenti culturali, occasioni di visibilità e di denuncia. Tra tutti, segnaliamo “Donne, stereotipi di genere nel mondo del lavoro e ruoli pubblici: quale legame con la violenza?”, convegno che si terrà mercoledì 22 novembre presso l’auditorium Città Metropolitana di Torino, Corso Inghilterra n° 7.
Da un’idea del club Zonta International di Torino, e grazie alla collaborazione di Smat, a partire da oggi e per tutta la settimana, l’acqua delle fontane di piazza Cnl sarà colorata di arancione. Oggi alle ore 18, l’assessore Marco Giusta darà il via all’iniziativa: un segno visibile alla cittadinanza per ricordare che ogni giorno tantissime donne sono vittime di soprusi e vivono nella paura e che ciascuno e ciascuna di noi può fare la propria parte per fermare la violenza.
Con la collaborazione del Gruppo Iren, il 25 novembre Palazzo civico sarà illuminato di arancione. L’iniziativa parte dalla richiesta di UN Women – Comitato Nazionale Italia, nell’ambito della campagna UNiTE to End Violence Against Women.
La collaborazione con Gtt permetterà invece di diffondere sugli schermi presenti sui mezzi del trasporto pubblico le immagini della campagna “E’ tutta un’altra storia”.
L’assessore ai Diritti Marco Giusta sabato 25 novembre sarà a Roma e parteciperà alla manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne organizzata dal movimento “Non una di meno”.
Tutti gli appuntamenti sono visibili nell’opuscolo scaricabile dal sito www.irma-torino.it