di Mauro Gentile
“La macchina organizzativa dell’Ostensione, dalle fasi di preparazione dell’evento alla gestione dei servizi di accoglienza per le centinaia di migliaia di pellegrini della Sindone attesi a Torino fino al 24 giugno, ha coinvolto e coinvolge tutta la città, operando per trasformare il potenziale contributo di ogni ente, associazione o singola persona in risorsa concreta. Ed è proprio in questa ottica, quella del massimo coinvolgimento, che assume un valore rilevante il contributo offerto dalle realtà del sociale”.
A sottolinearlo è Elide Tisi, vicesindaco della Città di Torino e presidente del Comitato organizzatore dell’Ostensione 2015. “La gestione di alcuni servizi per i pellegrini – spiega Tisi – è stata infatti affidata a cooperative e realtà in cui operano persone diversamente abili, come l’impresa sociale creata dal Cottolengo, Chicco Cotto, specializzata nella distribuzione automatica di prodotti alimentari, o la bottega di InGenio che realizza prodotti in vendita al bookshop di piazza Castello”.
Lungo il percorso che porta i pellegrini dai Giardini Reali alla cattedrale, Chicco Cotto ha allestito un’area di ristoro con quattro distributori di caffè, quattro di food & beverage, due di acqua (che viene offerta gratuitamente).
Nata due anni fa dalla collaborazione tra la Piccola Casa della Divina Provvidenza e la Lavazza per l’inserimento lavorativo di giovani disabili, Chicco Cotto gestisce al momento, in tutta la città, otto punti di distribuzione di snack, che nei programmi della cooperativa sociale dovrebbero diventare trenta. Al caricamento e alla manutenzione delle macchine si alternano ragazzi e giovani disabili, di età variabile dai 14 ai 27 anni. Tutti sono inseriti in progetti di scuola alternata al lavoro, con l’affiancamento di educatori e insegnanti del Cottolengo e di scuole superiori torinesi.
Tra le altre cooperative sociali che svolgono attività per l’Ostensione, vi sono anche le quattro impegnate nella realizzazione di oggetti in vendita Bookshop ufficiale di piazza Castello. Si tratta della bottega d’arte e antichi mestieri “InGenio”, del laboratorio “Fumne”, nato all’interno della sezione femminile della casa circondariale «Lorusso e Cutugno» alle Vallette; dell’Associazione italiana zingari oggi (Aizo) e l’associazione di volontariato “Aporti Aperte”, costituita da ragazzi e ragazze che si trovano all’interno dell’Istituto penale minorile «Ferrante Aporti» di Torino. Gli oggetti realizzati dalle cooperative sono per la maggior parte esemplari unici e sono molto richiesti dai pellegrini, soprattutto da coloro in cerca non del solito souvenir.