Si celebra domani, martedì 11 ottobre, il Coming Out Day, la ricorrenza internazionale in cui la comunità LGBTIQ+ ribadisce l’importanza per ogni persona di essere liberamente se stessa. La giornata è stata istituita nel 1988 negli Stati Uniti per porre fine allo stigma e al silenzio che alimentano l’omofobia e l’ignoranza.
Ogni anno, per l’occasione, si promuovono numerosi eventi, a Torino a partire dalle 17 al Cecchi Point, Casa del Quartiere, in via Cecchi 17, si terrà l’incontro “Libertà di Credere, Libertà di Amare. Dialogo su fede, orientamento sessuale e identità di genere” organizzato dall’assessorato comunale ai Diritti. Nel corso del dibattito si affronterà il tema della visibilità in una duplice accezione: la visibilità delle persone LGBTIQ+ nelle associazioni religiose e la visibilità religiosa nella comunità LGBTIQ+.
All’evento interverranno alcune organizzazioni giovanili di ispirazione religiosa che hanno già affrontato collettivamente il tema del coming out, tra cui AGESCI Zona Torino, GET (Giovani Ebrei Torinesi) e FGEI (Federazione Giovanile Evangelica in Italia) che potranno confrontarsi con il Coordinamento Torino Pride.
L’Assessore comunale ai Diritti, Jacopo Rosatelli ribadendo l’importanza del Coming Out Day ha sottolineato che “si tratta di una giornata dedicata alla libertà di essere se stessi, al diritto di tutti e tutte di essere felici senza paure e senza compromessi. Quest’anno vogliamo celebrare questo giorno con le organizzazioni giovanili di ispirazione religiosa che abbiano già affrontato il tema della visibilità delle persone LGBTIQ+ per dimostrare che fede, orientamento sessuale e identità di genere possono convivere pacificamente perché amare non è mai un peccato”.