Si è concluso oggi al Museo del Risparmio a Torino il tour nazionale del programma Coding Girls che allena le nuove generazioni a orientarsi alle carriere del futuro con le Steam (Science Technology Engineering Art Mathematics). Scuole, atenei e aziende lavorano insieme per offrire un futuro migliore alle ragazze e ai ragazzi.
Gli studenti preparati per le sfide creative sono stati 900 in 50 scuole secondarie superiori di 12 regioni e 34 atenei in rete, per un totale di 176 ore di formazione, 9 hackathon svolti (a Roma, Milano, Gorizia, Salerno, Bari, Pisa, Palermo, Cagliari, Napoli) e 3 previsti a settembre (Bologna, Perugia, Ancona), 40 formatori impegnati: sono i numeri della nona edizione del progetto ideato da Fondazione Mondo Digitale, sostenuto dalla Missione Diplomatica Usa in Italia, in collaborazione con Microsoft, Compagnia di San Paolo a Torino e ING Italia.
Il gap retributivo tra uomo e donna si riduce nell’ambito lavorativo delle discipline scientifiche, matematiche, tecnologiche, informatiche. Lo sostiene l’ultimo rapporto di Eurostat che chiarisce tuttavia come il percorso per l’uguaglianza e l’inclusione sia ancora lungo. Ecco perché è più che mai importante sostenere progetti che sradichino i pregiudizi di genere sin dalla prima infanzia, come fa Coding Girls, aiutando le giovani studentesse ad avere fiducia nella scienza e a orientarsi nelle carriere del futuro.
Giunto alla nona edizione, il percorso è forte di una grande cordata educativa guidata dalla Fondazione Mondo Digitale e coinvolge scuole, famiglie, università, imprese, istituzioni pubbliche e private. Continuano, inoltre, la felice sinergia con la Missione Diplomatica Usa in Italia e la collaborazione con Microsoft, la Fondazione Compagnia di San Paolo e ING Italia.
Gli atenei rafforzano le azioni di orientamento collaborando attivamente al programma formativo con i loro dipartimenti, ospitando gli hackathon che propongono sfide creative per progettare applicazioni di servizio o per l’assistenza alle persone e coinvolgendo i propri studenti nel ruolo di tutor e role model.
Gli studenti hanno lavorato in gruppi, sviluppando anche presentazioni (pitch) da illustrare alla giuria. Gli esperti hanno attribuito i premi per le categorie inclusività, creatività, innovazione. I progetti sono stati realizzati con Marvel, piattaforma di prototipizzazione basata sul web e mobile, e con la scheda open source Arduino.
In collaborazione con Microsoft, la formazione è stata declinata anche sui temi della cybersecurity per realizzare app mobili sicure. A marzo, nel doppio appuntamento di “Io conto”, gli studenti si sono messi alla prova in occasione della Global Money Week con un hackathon in collaborazione con ING per ideare un’applicazione utile a pianificare un progetto dal punto di vista finanziario.
Tra i progetti vincitori dei vari hackathon una menzione meritano l’applicazione ideata a Roma per aiutare la comunità dei non udenti a gestire il patrimonio finanziario in completa autonomia e l’applicazione per lo scambio di materiali riciclabili progettata a Salerno. Nell’appuntamento di Pisa si è aggiudicata il riconoscimento un’app per ottenere informazioni sullo stato dei diritti e della libertà nei diversi paesi, a Palermo una smart room sostenibile per limitare costi e sprechi di corrente.
Per Torino si tratta del quarto appuntamento con Coding Girls, il primo dopo la precedente edizione svolta su base triennale (2019-2021). Le scuole coinvolte sono state 16, di cui 5 secondarie di primo grado e 11 di secondo grado, tra Torino e Provincia. Centotrenta i momenti di formazione in presenza, 5 per ciascuna scuola media, suddivisi in 3 incontri; 10 per ogni scuola superiore, suddivisi in 5 appuntamenti.
Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione, edilizia scolastica, politiche giovanili, periferie e rigenerazione urbana della Città di Torino, intervenendo al Museo del Risparmio ha dichiarato: “Il mondo attuale è caratterizzato da una forte complessità e frammentazione, per cui risulta spesso difficile per ragazze e ragazzi scegliere il percorso accademico o lavorativo che più soddisfa le loro esigenze e mette in risalto i loro talenti. Siamo contenti, quindi, che progettualità come Coding Girls permettano loro di orientarsi al meglio. Il valore aggiunto di questa iniziativa è l’incoraggiamento del binomio donne-scienza, per dare possibilità e voce a tutte quelle ragazze che per motivi culturali o esigenze economiche sono spinte a mollare, ma che invece costituiscono una grandissima risorsa per le scuole, gli atenei, la società intera. Un plauso alla Fondazione Mondo Digitale, perché non si smetta mai di investire sulle e sui giovani e sulla loro formazione”.
Al convegno sono inoltre intervenute: Giovanna Paladino, direttore e curatore del Museo del Risparmio; Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale; Chiara Mizzi, direttrice Relazioni Esterne e Philanthropies di Microsoft Italia; Silvia Colombo, Head of External Communication & Community Investment di ING Italia; Paola Sabbione, Program Manager, Obiettivo Cultura, Compagnia di San Paolo.