di Gianni Ferrero
Hanno nomi che tra i ragazzi passano di bocca in bocca: Cartiera, Bellarte (scritto senza apostrofo), Cap10100, Cecchi Point, Polo Creativo 365, Teatro e Caffè della Caduta, El Barrio. Da due lustri animano pomeriggi e serate dei quartieri torinesi, organizzando corsi, concerti, spettacoli, allestendo laboratori, facendo formazione e progettazione partecipata in luoghi messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale, pagando regolarmente oneri e canoni. Interpretano puntuali il fermento giovanile, di cui sono anche motore. Complessivamente sui 10 mila metri quadrati di superficie di cui dispongono, tra sale e cortili, hanno richiamato l’anno passato 34mila spettatori ai 416 spettacoli allestiti e ben 70mila ai 190 concerti organizzati. In tutto hanno generato un milione 200 mila euro raccogliendo quote di partecipazione, di attività e di progetti. Dal Comune hanno ricevuto 178mila euro, 80mila dei quali dalle Circoscrizioni. Un 15% delle risorse insomma è pubblico. Questa mattina i rappresentanti degli otto centri del protagonismo giovanile, dove operano 362 addetti, hanno ricevuto il plauso dei consiglieri della Commissione Cultura presieduta da Luca Cassiani e di Ilda Curti, assessore comunale alle politiche giovanili. Il grazie è esteso alla rete delle 315 associazioni che vi fanno riferimento e alle 69 start-up che hanno preso vita dai Centri .