di Mauro Gentile
Disco verde questa mattina della Giunta comunale a una delibera che recepisce il prolungamento, fino al 31 gennaio del 2017, dell’intesa siglata nel 2015 tra Città di Torino e Asl TO1 e TO2: accordo che ha impegnato le aziende sanitarie e Palazzo Civico ad assicurare continuità delle prestazioni domiciliari per anziani non autosufficienti e persone disabili residenti nel capoluogo piemontese.
Il differimento della scadenza dell’intesa consente di garantire la non interruzione delle attività di assistenza domiciliare, di cui in città beneficiano oltre 5mila persone, quale strumento alternativo o complementare al ricovero in strutture residenziali. Il Comune e le Asl Torino 1 e 2 proseguono l’impegno a coprire le spese per il funzionamento di questi preziosi servizi destinati a una parte significa della popolazione torinese, sia numericamente e sia dal punto di vista dei bisogni.
In attesa della ridefinizione delle modalità di gestione delle prestazioni domiciliari in lungo assistenza a favore di persone non autosufficienti, nessun rischio di stop alle cure a casa. Come si legge nel testo della delibera approvata stamani, “la Regione Piemonte, nelle more dell’adozione dei provvedimenti di revisione del sistema di gestione delle prestazioni socio-sanitarie e dei relativi strumenti di finanziamento, ha autorizzato un ulteriore differimento dell’accordo in essere fino al 31 gennaio 2017”.
Le Asl cittadine, come previsto dall’accordo di due anni fa, continuano a coprire la metà della spesa destinata al sistema della domiciliarità in lungo assistenza e la Città di Torino a integrare la compartecipazione dovuta dai cittadini per il restante 50 per cento.
A proposito di spesa, la stessa delibera stanzia per questi servizi la somma di 3 milioni e 600 mila euro, in parte finanziata con fondi regionali.