di Antonella Gilpi
Il rapporto 2014 di Avviso Pubblico “Amministratori sotto tiro” è stato illustrato oggi alla Commissione comunale per la cultura della legalità e il contrasto ai fenomeni mafiosi, presieduta dalla consigliera Fosca Nomis, dal rappresentante del dipartimento formazione dell’associazione, Francesco Vignola.
E’ il quarto rapporto, il primo è stato pubblicato nel 2010, che racconta di auto incendiate, lettere contenenti minacce e proiettili, spari alle abitazioni, uso di esplosivi, aggressioni verbali e fisiche nei confronti di amministratori locali. Nel 2014 sono stati 361 gli atti di intimidazione, quasi un caso al giorno. Più colpita è la provincia di Napoli con 29 casi, segue Palermo (28), Cosenza e Roma (19 casi), Foggia (15). Nel mirino soprattutto i sindaci (47%), seguono assessori (25%) e consiglieri (19%).
Nel 2014 la principale forma di intimidazione e minaccia contro gli amministratori locali e il personale della pubblica amministrazione è stato l’incendio per il 31% dei casi, come risulta anche per il 2013. Sono andate a fuoco automobili di proprietà personale (64% dei casi), mezzi dell’amministrazione pubblica (17%), strutture e uffici pubblici (10%), ma anche abitazioni private, attività commerciali e aziende di proprietà degli amministratori per il 9%
Il Nord è meno colpito, ma i fenomeni sono riconducibili alla criminalità organizzata che cerca di influenzare fortemente la macchina amministrativa. Occorre quindi non lasciare soli gli amministratori colpiti e sostenerli anche con azioni concrete, come propone Avviso Pubblico con “la formazione per offrire competenze e conoscenze costruendo una rete tra le persone sotto tiro”.
Di questa associazione di amministrazioni locali contro la criminalità organizzata fa parte anche la Città di Torino.