E’ stato presentato questa mattina il progetto “Radicalisati-OFF: spegni l’odio in città” un piano di dialogo strutturato per la prevenzione dell’estremismo violento fra i giovani.
Il progetto finanziato dal programma Erasmus + dell’Unione Europea nella Call 2018 3 KA3 – Support for policy reform, è promosso, insieme al Centro Studi Sereno Regis, da 11 partner fra associazioni e centri di protagonismo giovanile della Città e coinvolgerà complessivamente quasi 400 giovani fra i 14 e i 30 anni.
I giovani e rappresentanti politici e tecnici della Città di Torino discuteranno in una due giorni di incontri e dibattitti, il 29 e il 30 maggio di quest’anno, le proposte dei giovani per contrastare la diffusione di ideologie e movimenti xenofobi, violenti e antidemocratici fra la popolazione giovanile e negli spazi che i giovani vivono quotidianamente.
Parte oggi la fase preparatoria del progetto che vedrà fino a maggio attività gratuite per i giovani susseguirsi in vari punti della città organizzate dalle associazioni partner: Balon Mundial ONLUS, Associazione Islamica delle Alpi, Altera generatore di pensieri in movimento, Associazione Tedacà, Educadora ONLUS, Associazione culturale Comala, Associazione Minollo Cooperazione sociale nella città, Associazione GIOSEF UNITO, Cooperativa Valpiana e Servizio Civile Internazionale.
Le attività preparatorie ruotano attorno ad alcuni temi ispirati dagli Youth Goals europei, ovvero gli obiettivi che i giovani europei si sono prefissi per una società europea più inclusiva.
Tutte le attività del progetto sono presenti sul sito radicalisatioff.org e i giovani interessati possono iscriversi all’interno della piattaforma.
«La lotta agli estremismi violenti – ha sottolineato l’assessore alle Politiche Giovanili Marco Giusta – è una priorità che questa amministrazione sta portando avanti con impegno, attraverso la strutturazione di un tavolo anter-agenzia contro gli estremismi violenti e, adesso, questo progetto. Un’azione che portiamo avanti ascoltando e coinvolgendo istituzioni, accademia, società civile e giovani nella stesura delle politiche pubbliche, in modo partecipato. L’obiettivo è costruire, assieme, la Torino di domani, sicura e libera da razzismo, sessismo, discriminazioni e violenza».
Piera Villata