Ricordare e trasmettere la memoria, perché questa è indispensabile per orientarsi nel mondo e implica scelte decisive per l’oggi. Un dovere di cui la celebrazione della Giornata della Memoria, in ricordo delle vittime dell’Olocausto, amplifica il valore perché come ebbe a scrivere Primo Levi, tra i pochi che fecero ritorno dal campo di concentramento di Auschwitz: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.
Questa mattina al Cimitero Monumentale di Torino, la Città ha ricordato lo sterminio del popolo ebraico e i deportati nei campi nazisti con una commemorazione dei caduti al Campo della Gloria dove sono sepolti i partigiani e vi sono i cippi dei Deportati politici (Aned) e degli Internati militari (Anei). La cerimonia, alla quale hanno partecipato gli assessori Gianna Pentenero e Paolo Chiavarino, si è poi conclusa davanti alla lapide del cimitero israelitico con i nomi degli oltre 400 ebrei torinesi che non hanno più fatto ritorno a casa.