Riparte la campagna di Save the Children Illuminiamo il Futuro per dare educazione, opportunità e speranza ai bambini che vivono in povertà in Italia. E’ stata rilanciata oggi, lunedì 21, fino al 27 ottobre, attraverso una settimana di mobilitazione su tutto il territorio nazionale con giornate dedicate al contrasto della povertà educativa. Questo pomeriggio l’annuncio a Palazzo Civico nel corso di un incontro, patrocinato dalla Città Comune di Torino, a cui hanno partecipato il vice sindaco Sonia Schellino; Andrea Gavosto, direttore Fondazione Giovanni Agnelli; Chiara Saraceno, docente di sociologia della famiglia Università di Torino; Marzia Sica, responsabile Area politiche sociali, Compagnia di San Paolo; Raffaela Milano, direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children e i ragazzi e le ragazze di SottoSopra il movimento giovani per Save the Children e di Fridays for future.
Per l’occasione è stata presentata la decima edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio “Il tempo dei bambini”, dai cui dati i relatori sono partiti per fare una riflessione su cosa ha significato essere bambini in Italia negli ultimi 10 anni e sulle sfide future da affrontare.
Dopo aver ricordato la proficua collaborazione della Città con Save di Children, Schellino ha evidenziato “L’importanza di uno strumento come il rapporto sull’infanzia a rischio che consente, attraverso dati, mappe e indicatori del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza di conoscere le loro condizioni di vita e di costruire interventi mirati alle effettive necessità, là dove la povertà incide maggiormente, oltre a offrire uno spaccato significativo sulle buone pratiche realizzate in vari contesti sociali e territoriali del nostro Paese”.
Il rapporto annuale 2019 verrà lanciato in contemporanea oggi, 21 ottobre, in 10 città italiane (Ancona, Bari, Catania, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Sassari, Torino e Udine), e il 22 ottobre a Brindisi.
La campagna, come altre azioni che l’organizzazione persegue quotidianamente, mira a spezzare il circolo vizioso della disuguaglianza che continua, inesorabilmente, a privare migliaia di bambine e bambini dei loro diritti.
Secondo Save the Children in Italia sono oltre 1 milione e 200mila i bambini che vivono in povertà assoluta, senza beni indispensabili per condurre una vita accettabile. La conseguenza è che 1 minore su 7 lascia prematuramente gli studi, quasi la metà dei bambini e adolescenti non ha mai letto un libro, quasi 1 su 5 non fa sport, mentre nella nostra regione il dato si attesta al 12,9%. In Piemonte, oggi, il 19,8% dei minori vive in condizioni di povertà relativa, un dato al di sotto della media nazionale che si attesta al 22% (secondo i dati Istat). Una condizione che coinvolge, comunque, quasi 1 minore su 5 nella regione e che conferma come il tema della povertà minorile resti una vera emergenza. E ancora nel nostro Paese i cosiddetti Neet (Not in Emplyement, nor in Education and Training) sono 1 su 4 tra i giovani 15-29enni (23,4%), mentre il Piemonte si attesta su una percentuale più bassa, fermandosi al 17.7%, dato che comunque è in aumento di 5.2 punti rispetto a dieci anni fa.
“La povertà educativa – hanno spiegato gli organizzatori – non la vede nessuno, nessuno denuncia, ma che agisce sulla capacità di ciascun ragazzo di scoprirsi e coltivare le proprie inclinazioni e il proprio talento. Le conseguenze sono evidenti nell’apprendimento dei ragazzi e nel rischio quindi di entrare nel circolo vizioso della povertà”
L’Organizzazione, che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio, dal 2014, data di avvio della campagna Illuminiamo il futuro, ha attivato su tutto il territorio nazionale 24 Punti Luce: spazi ad “alta densità educativa”, che sorgono nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate delle città, per offrire opportunità formative ed educative gratuite a bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni. A Torino un Punto Luce è presente alle Vallette dove opera in collaborazione con Vedes Main onlus. Mille bambini e ragazzi sono stati coinvolti in numerosi interventi: sostegno allo studio ai bambini, che insieme alle famiglie possono usufruire di diverse attività (laboratori artistici e musicali, promozione della lettura, accesso alle nuove tecnologie, gioco e attività motorie), consulenze legali, psicologiche, pediatriche e di supporto alla genitorialità alle mamme e ai papà o alle figure adulte di riferimento dei bambini. Nei Punti Luce, inoltre, sono offerte le cosiddette doti educative, piani formativi personalizzati per bambini e adolescenti che vivono in condizioni certificate di disagio economico.