Un percorso emozionale in un luogo simbolo di Torino, dove vennero imprigionati molti partigiani, e tanti di loro interrogati, torturati o fucilati. Allestita nella caserma Lamarmora, la mostra inaugurata questa mattina propone un evocativo viaggio tra immagini, musiche, voci e oggetti che immergono il visitatore nel clima dell’epoca, dall’ingresso della caserma al cortile delle fucilazioni, dal porticato alla stanza degli interrogatori. Un’inedita narrazione che vuole fare memoria di un luogo forse poco conosciuto nella storia della Liberazione cittadina, ma dal forte valore sociale e culturale, e che intende rinnovare le emozioni che l’ambiente, oggi abbandonato, ancora suscita, onorando così i partigiani imprigionati e uccisi.
“L’ora della libertà” è promossa dalla Città di Torino e dal Comitato di Coordinamento fra le Associazioni della Resistenza del Piemonte , con la collaborazione di Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, Istoreto – Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti.
La mostra, aperta fino a sabato 7 maggio (giorni feriali: ore 15-18 / Sabato, domenica e giorni festivi: ore 9,30-12,30 e 15-18), a ingresso gratuito, è curata da Progetto Cantoregi.