‘Uscite di sicurezza’, il progetto della Città per diffondere tra i giovani la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro

Promuovere tra i giovani la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro è l’obiettivo del progetto ‘Uscite di sicurezza’rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e dei centri di formazione professionale.

Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Città fin dal 2015 dopo la tragedia degli stabilimenti Thyssenkrupp di Torino avvenuta nel 2007, che ha reso necessario un intervento finalizzato a incrementare la cultura della sicurezza del lavoro da parte delle Istituzioni, degli operatori, della cittadinanza e delle parti sociali.

L’Amministrazione Comunale, attraverso l’assessorato al Lavoro, ha messo in campo un’azione pluriennale per affrontare il tema della sicurezza sotto profili diversi, con particolare attenzione, ai fenomeni emergenti nel mondo del lavoro. Tutte le attività sono state finanziate con le risorse derivate dal risarcimento del danno ottenuto dalla Città di Torino costituitasi parte civile al processo Thyssen.

Il progetto è stato affidato a ISMEL – Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro dell’Impresa e dei Diritti Sociali – e alle cooperative O.R.So. e MagazziniOz che hanno raggiunto risultati positivi nelle precedenti edizioni a cui hanno partecipato oltre 250 studenti delle scuole secondarie di secondo grado, 150 giovani volontari di servizio civile per la Città di Torino e numerosi gruppi territoriali. Le ragazze e i ragazzi sono stati coinvolti in percorsi formativi curriculari ed extracurriculari per la realizzazione di video e spot, giochi online, eventi sul territorio e urban game.

Focus delle azioni proposte agli studenti sarà il sistema produttivo dell’agro-alimentare. Molti giovani delle scuole secondarie di secondo grado e dei centri di formazione professionale che frequentano indirizzi affini al tema (istituti alberghieri e agrari) potranno acquisire competenze in questa fase della loro crescita personale e professionale. Dopo l’esperienza della pandemia le scuole e i centri formativi hanno nuovamente l’opportunità di sentirsi supportati da esperti ‘esterni’ e sperimentare esperienze innovative.

Sono molteplici le filiere a cui il percorso può dedicare attenzione, dalla coltivazione alla raccolta, dallo stoccaggio alla lavorazione dei prodotti, al loro confezionamento, distribuzione, trasporto, consumo. E la sicurezza di ognuna è fondamentale per il benessere di chi vi lavora e chi consuma il cibo, in casa o nei locali di ristorazione.

Questa nuova iniziativa mira a coinvolgere gli attori del contesto cittadino e a rinnovare l’interesse al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro – ha precisato Gianna Pentenero, assessora al Lavoro e alle Politiche per la sicurezza -. Il pesante bilancio delle morti dovute agli incidenti sul lavoro che negli ultimi mesi hanno coinvolto anche giovanissimi lavoratori pone la necessità di avviare interventi urgenti nelle scuole e nella comunità per promuovere una diffusa cultura della sicurezza e sperimentare buone prassi “.

Parlare di sicurezza relativamente al cibo ha una doppia valenza: da una parte la sicurezza sul lavoro in senso stretto, dall’altra quella alimentare, si pensi alle frodi, alla sofisticazione, al confezionamento e alla conservazione non corrette, alla sicurezza ambientale, al consumo di energia.

Il progetto pone l’accento sul protagonismo dei giovani attraverso una serie di attività: ascolto di testimonianze, partecipazione ai laboratori, realizzazione di interviste fuori dalla scuola, produzione di elaborati anche multimediali come i video e diffusione del materiale prodotto ai loro coetanei o alla comunità per  promuovere comportamenti responsabili e consapevoli.

Affrontare con i ragazzi questo tema così importante in ambito produttivo, dunque, offre l’opportunità di agire su diverse attività: l’educazione alla sicurezza nei luoghi di lavoro dalla coltivazione alla trasformazione, ma anche la sicurezza nella conservazione e nel trasporto di lunga distanza, la sicurezza nel trasporto in città (i riders) e nel consumo del cibo.

 

Maggiori informazioni sul sito della Città di Torino e sul sito del progetto “Uscite di sicurezza