Moderne tecnologie e nuovi mezzi per consentire un migliore presidio e un più attento controllo del territorio. Li prevede il Patto per la Sicurezza Urbana di Torino firmato lo scorso 29 agosto fra Prefettura, Regione e Città, la cui convenzione attuativa stata sottoscritta stamane in Prefettura
Almeno 16 tra auto e moto destinate a Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia municipale impegnati nei servizi di controllo e prevenzione della criminalità, e acquistate con il milione di euro del finanziamento regionale, fondi che in parte – 350mila euro all’incirca – serviranno anche a implementare il sistema di videosorveglianza comunale mediante l’introduzione di un software intelligente di “lettura targhe”.
A firmare il documento questa mattina in Prefettura dal Prefetto di Torino, Donato Giovanni Cafagna, e l’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca. Erano presenti l’assessore comunale alla Polizia Municipale Gianna Pentenero, il Questore, il comandante provinciale dei Carabinieri, il comandante provinciale della Guardia di Finanza e il comandante della Polizia Municipale di Torino.
Nell’occasione, il Prefetto ha sottolineato il continuo e incisivo impegno delle Forze dell’Ordine, con il fattivo supporto della Polizia Municipale, nello svolgimento di mirate attività di contrasto alle principali fattispecie criminose e in chiave anti-degrado.
“Dall’inizio dell’anno 2024 – ha ricordato – sono stati effettuati 24 servizi interforze di controllo del territorio “ad alto impatto” – impiegando 766 unità delle Forze dell’Ordine e 61 della Polizia Municipale -, nel corso dei quali sono state controllate 2.776 persone (di cui 49 denunciate e 14 arrestate), 108 pubblici esercizi e 354 veicoli”.
“Continui sono i servizi straordinari di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e di presidio del territorio – ha proseguito – , anche con l’impiego dell’aliquota di 593 militari che il Ministero dell’Interno ha assegnato alla città metropolitana, impiegati a Torino nei pattugliamenti con le Forze di Polizia nell’area nord del capoluogo, nelle stazioni ferroviarie e presso gli obiettivi sensibili, oltre che nell’alta Val Susa nei cantieri TAV e al Frejus, a supporto della Polizia di Frontiera”.