Nel ricordare la tragedia del cinema Statuto il giornalista Beppe Gandolfo, che questa mattina ha moderato l’incontro “Sicurezza e Professioni”, ha sottolineato che Torino, in seguito a quell’evento tragico, ha fatto da apripista in tema di sicurezza. “Mio figlio che ha 20 anni – ha detto –Gandolfo – non ha mai acquistato un biglietto per andare in galleria al cinema, ne è mai entrato in una sala piena di fumo”.
“Sicurezza e professioni – cinque ordini per la cultura integrata della prevenzione”, questo il titolo dell’incontro cui si sono confrontati architetti, ingegneri, avvocati, medici e psicologi, nella convinzione che per applicare buone politiche di prevenzione non si possa ragionare per compartimenti stagni e che sia necessario adottare un aproccio integrato in una visione globale della sicurezza.
Una data, quella di oggi, non scelta a caso. Infatti, il 28 aprile è la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Istituita nel 2003 dall’ILO, questa ricorrenza intende puntare i riflettori sulla salute e la sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione al numero tuttora elevato degli infortuni sul lavoro, delle malattie professionali e delle morti bianche in tutto il mondo. Altresì, la Giornata Mondiale si propone di richiamare l’attenzione sul tema della sicurezza, promuovendo, a livello internazionale, azioni congiunte delle varie parti coinvolte.
“La situazione in Piemonte rispetto a un tempo è nettamente migliorata – ha detto il Procuratore Generale di Torino, Francesco Saluzzo – . Fino a qualche tempo non c’era una cultura sulla sicurezza del lavoro; nel tempo però si è sviluppata una corrente di pensiero non solo giudiziaria, ma anche sociologica e politica che ha dato valore al tema. Torino in questo è stata ed è capofila: il cosiddetto “metodo Guariniello” è ancora condiviso dalle varie procure italiane, anche se avrebbe bisogno di una manutenzione in progress”.
Secondo l’INAIL in italia nel 2014 sono stati denunciati oltre 663 mila infortuni (-4,54% rispetto al 2013). Scendono anche le percentuali (-7,02%) degli incidenti mortali (1.139), mentre più di 53 mila sono state le denunce per malattia professionale che hanno coinvolto 42.813 lavoratori. In Piemonte nel 2014 ogni giorno ci sono stati sei incidenti invalidanti e una morte bianca alla settimana.
Pur essendo sotto organico – ha ricordato il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, Marco Cavriari – siamo sempre molto disponibili e attenti rispetto a tutto ciò che riguarda la sicurezza. Sono convinto però – ha aggiunto il Comandante – che bisogna promuovere la cultura della sicurezza soprattutto nei bambini e nei ragazzi. Cerchiamo di promuovere questa cultura anche verso i lavoratori ed i datori di lavoro stranieri e. proprio per questo, abbiamo stampato un opuscolo in ben otto lingue”.
“Il mio primo obiettivo era far sì che i lavoratori ogni sera tornassero a casa; uno stipendio dignitoso veniva dopo la loro sicurezza sui posti di lavoro”. Così Renata Polverini, vice presidente della Commissione Lavoro alla Camera, ha ricordato i tempi in cui era sindacalista. Anche lei ha concordato con il comandante dei Vigili del Fuoco dell’importanza d’iniziare a divulgare la cultura della sicurezza sin dalle scuole primarie, poiché i bambini che non sono ancora né lavoratori, né datori imparino a percepire la sicurezza come un valore, non come diritto/dovere.
L’incontro di questa mattina è la prima tappa di avvicinamento all’edizione del 2017 che vedrà Torino sede del Forum Internazionale della Sicurezza.
L’edizione di quest’anno è stata realizzata dall’Ordine degli Architetti di Torino in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri, degli Avvocati, dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Torino e quello degli Psicologi del Piemonte.