La Giunta comunale, su proposta dell’assessora alle Politiche per la Sicurezza Gianna Pentenero, ha approvato l’ultimo passaggio per realizzare i due progetti elaborati dalla Città, presentati al Ministero dell’Interno e finanziati col ‘Fondo per il potenziamento delle iniziative di sicurezza urbana’ del Viminale.
La cifra richiesta al Governo è di circa 650 mila euro che verrebbero distribuiti tra la Polizia Locale (circa 150mila euro) e la Divisione Inclusione Sociale (circa 500mila euro) per permettere due tipologie di intervento: da un lato, infatti, si propone l’acquisizione di una Centrale Operativa mobile avanzata interconnessa con le forze di Polizia e, dall’altro, l’allestimento di un centro per la temporanea collocazione di persone sgomberate da stabili occupati e senza fissa dimora in condizioni di fragilità.
In particolare la ‘Control Room avanzata per interconnessione Forze di Polizia’ sarebbe allestita su un veicolo da posizionarsi in prossimità o corrispondenza delle aree di intervento (eventi ad alta criticità, servizi ad alto impatto, controlli straordinari del territorio, monitoraggio aree movida ecc.) per fornire un aiuto, mirato e specifico, a chi è preposto a gestire l’ordine pubblico e la sicurezza urbana. Il progetto permetterebbe così di fornire agli operatori della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine, direttamente sul luogo di intervento, uno strumento di controllo e prevenzione funzionale agile e flessibile interconnesso alle varie centrali Operative delle forze coinvolte nell’evento.
Il progetto rivolto alle fragilità, invece, punta a potenziare la rete delle case di accoglienza di primo e secondo livello, che offrono una risposta ai bisogni primari di accoglienza temporanea di persone senza dimora, prive di risorse economiche e personali, in condizioni di grave e gravissima esclusione e marginalità, lontane dai servizi sociali e sanitari e dalle istituzioni di riferimento. Queste accoglienze temporanee costituiscono quindi un servizio rivolto ai cittadini che, a causa dello stile di vita marginale condotto e della vita di strada, hanno subito processi di impoverimento e danni alla sfera relazionale e della salute.
“Questi cittadini – spiega l’assessora Pentenero – necessitano di sostegno e di affiancamento per il recupero del proprio benessere e, in questo contesto, le case di ospitalità costituiscono un punto di accesso ai servizi, un’occasione di relazione con operatori professionali e specializzati per sollecitare la volontà dell’individuo a impegnarsi in percorsi di recupero della propria autonomia. Inoltre, proprio per favorire quanto più possibile queste persone, le Case di ospitalità della Città sono fruibili nell’intero arco della giornata con una apertura h. 24, per 365 giorni all’anno”.
Oltre a ciò, il progetto, prevede anche l’aumento di soluzioni abitative (housing sociali, appartamenti temporanei ecc.) per accogliere i nuclei familiari con minori e persone fragili in situazione di emergenza abitativa a seguito di occupazioni senza titolo e alcune nuove soluzioni di primissima accoglienza e in emergenza di minori stranieri non accompagnati, in attesa di inserimento in percorsi di ospitalità dedicati.