Sono passati circa tre mesi da quando gli agenti del Comando Territoriale V della Polizia Municipale avevano sequestrato tutte le attrezzature presenti all’interno di un basso fabbricato ubicato in un cortile di via Ticino, dove veniva svolta un’attività abusiva di carrozzeria. Quel giorno, i ‘civich’, oltre ad aver comminato al gestore, responsabile dell’abuso, una sanzione di circa 10mila euro, avevano posto i sigilli al forno utilizzato per la verniciatura dei veicoli e denunciato l’uomo all’autorità giudiziaria per emissioni in atmosfera in assenza del prescritto titolo autorizzativo.
Mercoledì pomeriggio, gli stessi agenti del Comando Territoriale V – Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, Lucento, Vallette – a seguito di una segnalazione sulla presunta ripresa dell’attività, sono tornati nella carrozzeria insieme al personale di Arpa per verificare la regolarità dell’esercizio e se fossero state ottenute tutte le autorizzazioni che avevano fatto scattare i sequestri, le sanzioni e le denunce di aprile.
All’interno dei locali erano presenti 4 persone in piena attività lavorativa, tra cui il titolare, già deferito all’autorità giudiziaria per reati di natura ambientale.
A seguito dell’esito negativo degli accertamenti svolti, gli agenti hanno nuovamente denunciato il titolare, un uomo di nazionalità italiana, per aver manomesso i sigilli apposti al forno di verniciatura e per aver utilizzato le attrezzature, precedentemente poste sotto sequestro, senza aver ottemperato agli obblighi di legge per lo svolgimento dell’attività. Allo stesso titolare sarà di nuovo comminata una sanzione di 5.164 Euro per omessa iscrizione Registro Imprese.