Uno strumento aggiornato alle ultime normative, con una ricognizione degli elementi vulnerabili e la definizione degli scenari di rischio e dei modelli di intervento per fronteggiare calamità e emergenze del territorio: è questo in estrema sintesi l’obiettivo del nuovo Piano Comunale di Protezione Civile della Città, approvato ieri dalla Giunta Comunale, che dovrà ora essere esaminato e approvato dalla Sala Rossa nelle sue prossime sedute.
“La revisione del Piano di Protezione Civile – spiega l’Assessore con delega alla Protezione Civile Alberto Unia – è un passo fondamentale per una gestione efficace e coordinata delle emergenze e delle calamità naturali sul nostra territorio.
Uno strumento di pianificazione complesso e dinamico realizzato con un approfondito lavoro di analisi – continua Unia – in armonia con gli altri due piani di gestione delle emergenze di cui si è dotata la Città: il Piano di Resilienza Climatica, recentemente approvato, e Il Piano Strategico dell’Infrastruttura Verde, che presenteremo nelle prossime settimane”.
Il nuovo Piano Comunale di Protezione Civile è un documento fondamentale per operare nelle situazioni di emergenza, redatto secondo le linee guida della Regione Piemonte. Definisce nel dettaglio le modalità e le procedure per l’attivazione e l’intervento, in tempo di pace ed in emergenza, di tutte le componenti che fanno parte del Sistema Comunale di Protezione Civile, in relazione ai diversi scenari di rischio cui è soggetto il territorio cittadino.
La redazione del Piano, elaborato dagli uffici dell’Area Protezione Civile con il supporto dell’architetto Alberto Brasso, è stata suddivisa in varie fasi: si è partiti dalla verifica e dalla raccolta dei dati territoriali (amministrativi, di contesto, demografici, fisico-ambientali, socio-economici) per proseguire con la verifica e definizione degli scenari di rischio (mappatura pericolosità, vulnerabilità ed individuazione degli elementi esposti), la definizione del modello organizzativo (in tempo di pace e in emergenza) e la schedatura e dislocazione geografica delle risorse disponibili. Si è giunti infine alla definizione dei modelli d’intervento e delle procedure operative per ciascuna tipologia di rischio individuata.
Il Piano è composto da 269 pagine di relazione, 10 tavole di inquadramento territoriale, 14 tavole di analisi dei rischi, 3 tavole di gestione del sistema comunale e 8 allegati che contengono gli elementi caratterizzanti e la generalità sui rischi del territorio e alcune schede operative/descrittive riguardanti la struttura del sistema comunale, oltre che le misure di autoprotezione per la cittadinanza.
Con la collaborazione del Disability Manager della Città, inoltre, nell’elaborazione del Piano sono state sviluppate specifiche strategie per la disabilità in modo da promuovere e favorire la cultura dell’inclusività.
“Dopo l’iter amministrativo il Piano sarà presentato alla popolazione, in modo da assicurare – continua l’Assessore Unia – la partecipazione dei cittadini, singoli o associati, al processo di elaborazione della pianificazione di protezione civile con lo scopo di rendere la comunità locale più resiliente e di rafforzare il sistema locale di protezione civile. Per rendere efficaci i contenuti del Piano, verranno inoltre programmati specifici eventi di informazione e periodiche esercitazioni”.
L’aggiornamento del Piano attualmente in vigore, risalente al 2012, si è reso necessario con l’entrata in vigore delle nuove normative di settore e dell’evoluzione del contesto di riferimento. La materia è stata riformata con un nuovo codice della protezione civile e dal nuovo disciplinare regionale riguardante il sistema di allertamento.
Per svolgere un efficiente servizio di protezione civile è infatti necessaria un’attenta e precisa pianificazione di emergenza. Solo attraverso la stesura di un Piano e grazie al suo continuo e costante aggiornamento l’amministrazione è in grado di individuare gli scenari di rischio presenti sul suo territorio, identificare le risorse attivabili, organizzare le procedure da adottare tempestivamente a seconda delle fasi operative di allerta, definire le attività di monitoraggio e sorveglianza sul territorio, nonché informare ed assistere la popolazione.