E’ stato sottoscritto ieri, dal comandante vicario della Polizia Municipale Ivo Berti, e dal direttore Generale dell’A.S.L. Città di Torino, Valerio Fabio Alberti, un protocollo d’intesa, in merito all’attuazione degli accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori per malattia mentale (rifer. artt. 33, 34, 35 della Legge 833 del 1978).
Quello firmato presso la Direzione Generale dell’A.S.L. Città di Torino, in via San Secondo 29 è un importante documento per dare univoca interpretazione e applicazione operativa alle fonti normative in merito principalmente all’accertamento sanitario obbligatorio (ASO) e al trattamento sanitario obbligatorio (TSO), tenendo in considerazione le procedure consolidatesi e gli orientamenti espressi dalle autorità nazionali e locali e dalla giurisprudenza in materia.
E’ stato ribadito, tra l’altro, che il TSO in regime ospedaliero rappresenta “l’extrema ratio” e deve essere profondamente motivato. Questi trattamenti sono disposti con ordinanza del Sindaco, nella sua veste di autorità sanitaria e il personale della Polizia Municipale procede all’esecuzione dell’ordinanza di TSO coadiuvato dal personale medico, mantenendo ruoli e funzioni distinte. Tutte le azioni devono svolgersi nelle condizioni meno traumatiche, invasive e spettacolari possibili, tutelando, per quanto possibile, la privacy del malato.
Il personale del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL ha offerto la propria disponibilità a effettuare corsi di formazione per il personale delle forze dell’ordine e di polizia locale, volto a fornire elementi di comportamento e tecniche relazionali di de-esclation per le situazioni di urgenza ed emergenza.
L’importante passo di stamane, che è stato recepito con deliberazione da entrambe le istituzioni, segnala come, per un argomento così delicato, sia stato necessario il confronto e il dibattito per addivenire a un piano condiviso di intervento, teso a incrementare la collaborazione a beneficio della salvaguardia dei cittadini e dei loro diritti.