di Eliana Bert
Il progetto Telelavoro del Comune di Torino ieri ha ricevuto a Bologna la menzione d’onore alla Smart City Exhibition , la fiera organizzata dal Forum PA per promuovere lo scambio di buone pratiche sul tema città intelligenti.
Inserito nella sezione “Tecnologie e politiche per le smart city e le smart community in ottica di genere”, il progetto è stato valutato tra i più efficaci per attuare politiche attive sulla conciliazione lavoro– famiglia.
Gli effetti del telelavoro e l’individuazione dei punti di forza e debolezza della sua attuazione sono stati oggetto di una ricerca condotta dall’ ISCOM( Istituto Superiore delle Comunicazioni e Tecnologie dell’Informazione)- , organo scientifico del Ministero dello Sviluppo Economico.
Grazie a “Telelavoro.To.Com”, dal gennaio 2013, venti lavoratrici del Comune di Torino con problemi di salute, di cura parentale o le cui abitazioni distavano molti chilometri dall’ufficio, hanno potuto svolgere la propria mansione da casa, grazie all’ausilio delle nuove tecnologie della comunicazione.
I risultati sono stati eccellenti: la qualità della vita delle interessate è risultata, dalle loro stesse parole, notevolmente migliorata; la produttività è aumentata e i livelli di assenteismo si sono notevolmente ridotti. Riscontri positivi che hanno spinto l’amministrazione torinese ha “raddoppiare”. Nell’ultimo anno, infatti, le dipendenti interessate al telelavoro da venti sono diventate quaranta.