di Eliana Bert
Tra i molti eventi programmati per spegnere le dieci candeline della Piazza dei Mestieri torinese questa mattina, nella sala Polifunzionale di via Durandi, si sono incontrati Piero Fassino, sindaco di Torino e Enzo Bianco, sindaco di Catania, la città che da tre anni replica con successo l’esperienza torinese.
Un momento di festa, ma anche l’occasione per fare un bilancio di un’esperienza che ha coinvolto oltre 3000 ragazzi che hanno portato a termine l’iter scolastico, attraverso un percorso formativo e professionale che ha consentito loro di riavvicinarsi alla scuola e affacciarsi con successo alla vita e al lavoro.
Una realtà testimoniata dagli stessi studenti: “Avevo poca voglia di studiare e dopo alcuni tentativi in altre scuole ho deciso di provare nella Piazza dei Mestieri perché mi sembrava la più adatta” dice Paolo; “avevo optato per il liceo artistico per le mie doti creative, ma poi sono stato bocciato” dice Francesco; “sono stata fermata due volte per problemi familiari e ho scelto questa scuola sia perché da molti sbocchi sul lavoro, sia perché ti fa cambiare carattere” aggiunge Monica; “la mia casa, io la definisco così perché ho passato tre anni fantastici e ho conosciuto tanta brava gente che mi ha aiutato in tutte le occasioni” afferma Paolo.
E poi ancora Massimo: “ Ho scoperto che fare il grafico è ciò che ho sempre desiderato, la scuola è ben organizzata, i professori sono molto attenti agli alunni, molto pazienti e sanno seguirti”; Samuel: “Ti avviano al lavoro, ti fanno capire come si lavora, non ti insegnano solo a fare un cappuccino o ad apparecchiare una tavola, ma anche a relazionarti con le persone che ti stanno attorno” e, infine, Edoardo: “Ho capito che volevo veramente fare il cuoco, la scuola mi ha motivato e, inoltre, per andare a lavorare a Parigi era necessario avere una base e questa me l’ha data la Piazza dei Mestieri”.
Testimonianze che fanno emergere come la “Piazza” sia un luogo che attrae i giovani alimentandone la voglia di conoscenza, valorizzandone il talento ma, soprattutto, ponendo le persone in primo piano.
L’incontro di oggi si è chiuso con la promessa di entrambi i sindaci di stringere rapporti sempre più saldi al fine di scambiarsi esperienze non solo nell’ambito della formazione.