Care e cari dipendenti,
L’intera comunità torinese vive ore di angoscia profonda: il tributo che la nostra città paga al terrorismo internazionale è alto. Sei persone sequestrate, una assassinata, due ferite, una dispersa, secondo un tragico bilancio che si aggiorna di ora in ora.
Vive queste ore con angoscia ancora più cupa ognuno di voi. Sono stati colpiti vostri colleghi di lavoro e amici con cui avete condiviso e condividete ogni giorno impegno, fatiche, ansie e speranze. E ognuno sente come propria questa tragedia.
Fin dal primo momento in cui sono giunte le notizie dell’attacco terroristico, siamo stati in contatto costante con l’Ambasciatore italiano a Tunisi, con il Ministro degli Esteri e con il Presidente del Consiglio per avere notizie certe. Come sapete manca all’appello ancora una vostra collega, per la quale stiamo attivando tutti i possibili canali di ricerca.
Abbiamo accompagnato ora per ora il dolore e l’angoscia dei familiari, condividendone l’apprensione e la speranza di poter riabbracciare i loro cari.
Abbiamo sentito forte la solidarietà e la vicinanza di tanti cittadini, associazioni, istituzioni. Così come ci hanno espresso solidarietà i rappresentanti della comunità tunisina di Torino, l’Ambasciata e il Console Generale di Tunisia. E questa mattina il Segretario Generale dell’ONU, ospite della nostra città insieme ai vertici delle Nazioni Unite, ha espresso le sue condoglianze e la sua partecipazione al nostro dolore.
Ancora una volta si è confermata la strategia del terrorismo internazionale: dalle Torri Gemelle a Madrid, da Istanbul a Londra, da Parigi a Tunisi, in questi 15 anni abbiamo assistito ad un crescendo di attentati volti a colpire ovunque e chiunque, con l’obiettivo di diffondere terrore e panico. Proprio per questo la lotta al terrorismo deve rappresentare una priorità nell’agenda di ogni Paese, mettendo in campo tutte le strategie per contrastarlo e sconfiggerlo.
Ma queste sono le ore del dolore e della trepidazione: nella giornata di oggi continueremo ad attivare tutti i canali e le forme di ricerca possibili, rimanendo in costante contatto con la Farnesina e la nostra Ambasciata. Un nostro dirigente accompagnerà a Tunisi le famiglie colpite e continueremo fornire loro ogni assistenza utile. Giunta e Capigruppo si sono riuniti oggi, proclamando il lutto cittadino e chiederemo alla città intera alle ore 12 di domani di fermare ogni attività, manifestando così la vicinanza e il dolore a chi in queste ore vive l’angoscia di un dramma o di un’attesa. E questa sera alle 20,30 davanti a Palazzo Civico ci riuniremo in una grande manifestazione per dire che Torino non ha paura e non si piega.
E’ questo il momento dell’unità, della coesione, della solidarietà, del sentirsi una comunità legata da un comune destino. Stringiamoci in un unico grande abbraccio, con la consapevolezza che la nostra unità ci rende più forti di chi ha voluto colpirci.
Piero Fassino