Lungo la strada che porta ad una città veramente smart è di fondamentale importanza, soprattutto da parte dell’Amministrazione comunale, adottare, promuovere e mettere in atto buone pratiche anche in tema di efficientamento energetico e di riduzione delle emissioni inquinanti.
In questo senso va il progetto di Iren che, su incarico della Città di Torino, ha riqualificato negli ultimi due anni 200 impianti termici degli edifici comunali, ossia il 30% del patrimonio immobiliare totale del Comune di Torino. In particolare i lavori si riferiscono alla conversione al teleriscaldamento (ove possibile); all’installazione di nuovi generatori ad alta efficienza e basse emissioni e di nuove pompe di circolazione elettroniche; all’implementazione delle valvole termostatiche e della contabilizzazione individuale.
In termini numerici sono state rinnovate 183 centrali termiche. Ciò ha comportato una riduzione di energia primaria per circa 7.350 barili di petrolio/anno. La riduzione delle emissioni di CO2 è paragonabile all’effetto positivo generato da un bosco composto da 312.000 alberi. E ancora: le mancate emissioni di NOX sono equivalenti a 6000 auto euro6 che percorrono ciascuna 10.000 km/anno.
Tutto ciò comporta una riduzione garantita della bolletta energetica cittadina pari a 750mila euro all’anno.
“Questo intervento – sottolinea il presidente di Iren, Paolo Peveraro – dimostra che c’è interesse sia da parte della nostra azienda sia della Città rispetto allo sviluppo continuo dell’innovazione e che c’è un senso di responsabilità nei confronti del territorio“. Il Presidente Peveraro, inoltre ricorda che un quarto del piano industriale dell’azienda è destinato all’innovazione e al miglioramento dell’impatto ambientale.
A beneficiare primariamente degli interventi è stata il mondo scolastico: 104 edifici scolastici sui circa 180 oggetto di intervento. La riqualificazione dei generatori di calore delle scuole è pressochè completa. Si è poi intervenuto su uffici, impianti sportivi, residenze per anziani, musei, etc. tanto nel centro cittadino quanto nelle periferie.
Non trascurabili i risvolti sul territorio: 10 mila giorni/uomo di lavoro, 18 imprese e 13 studi professionali coinvolti, oltre 200 operatori.
“La Città – sottolinea la sindaca della Città – crede fortemente in questo progetto perché ha ricadute importanti sul territorio. Su questo modo di lavorare che coniuga in un giusto mix pubblico e privato dobbiamo ragionare anche in un’ottica futura”. Per noi – conclude – ha un valore molto significativo poiché gran parte degli interventi sono stati effettuati sugli edifici scolastici”
Il primo obiettivo che ci poniamo – dice l’assessora all’Innovazione – è quello di rendere gli edifici efficienti dal punto di vista energetico e più in linea con le esigenze di chi li abita. Inoltre ci proponiamo di raccogliere dati corretti e puntuali alfine di monitorare l’utilizzo delle risorse in un’ottica di efficienza e creazione di valore”.