di Michele Chicco
“I fondi europei sono una risorsa decisiva per gli investimenti di Comuni e Regioni. Oggi a Torino abbiamo definito una importante posizione comune tra Sindaci, Presidenti di Regione Amministratori di tutta Europa per escludere dai vincoli del Patto di Stabilità la quota di cofinanziamento di Comuni e Regioni sui fondi europei e rimuovere così uno dei maggiori ostacoli al pieno utilizzo dei fondi e al rilancio degli investimenti.
Se la mobilitazione del Comitato delle Regioni e della Presidenza Italiana avrà successo, regioni e città saranno nella condizione di operare investimenti cruciali per favorire la creazione di nuovi posti di lavoro innovando il sistema produttivo e elevando la qualità della vita nelle nostre città”. Lo ha detto il Sindaco di Torino durante il meeting del Comitato delle Regioni U.E. oggi nel Foyer del Teatro Regio.
L’Ufficio di Presidenza del Comitato delle Regione ha infatti adottato una risoluzione, la “Dichiarazione di Torino”, in cui viene chiesto alle istituzioni europee e ai governi nazionali di assicurare la piena mobilitazione dei fondi strutturali europei escludendo dai conteggi del Patto di Stabilità la quota nazionale e regionale di co-finanziamento. La Dichiarazione si concentra sulla necessità di bloccare il crollo degli investimenti negli enti locali e regionali europei che, dal 2010 a oggi, sono calati del 20%.
“Il nostro auspicio – ha commentato il Sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova presente all’incontro al Regio – è che questa Dichiarazione di Torino venga recepita nel periodo del semestre europeo guidato dall’Italia”. La Dichiarazione sarà inviata al Parlamento, alla Commissione e al Consiglio Europeo in vista del vertice dei Primi Ministri di fine ottobre dedicato alla crescita economica e all’occupazione.
Ai lavori del Bureau del Comitato delle Regioni di oggi hanno partecipato Sindaci e Presidenti di Regione dei 28 Paesi dell’UE che hanno discusso sul lavoro in Europa e su come le città e le realtà regionali possano intervenire per una crescita sostenibile con specifiche politiche per lo sviluppo. “In una situazione economica grave come quella in cui ci troviamo, gli investimenti produttivi delle regioni e delle città non devono essere soggetti ai tetti di spesa imposti dal Patto di Stabilità, gli enti locali e regionali devono invece essere sostenuti nel loro impegno a promuovere un’economia verde e uno sviluppo urbano sostenibile”. Questo il commento del Presidente del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, Michel Lebrun.
L’incontro del Comitato delle Regioni U.E. di oggi al Regio ha aperto il programma dei molti eventi torinesi per il Semestre Italiano di Presidenza dell’Unione Europea che sono in calendario fino a dicembre.
Il Comitato delle Regioni (CdR) è l’Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell’UE, provenienti da tutti i 28 Stati membri. Il suo compito è quello di coinvolgere nel processo decisionale dell’Unione europea gli enti regionali e locali e le comunità che essi rappresentano e di informarli sulle politiche dell’UE. La Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio sono tenuti a consultare il CdR in relazione alle politiche europee che possono avere un’incidenza sulle regioni e le città. Il CdR può inoltre adire la Corte di giustizia per salvaguardare le proprie prerogative o se ritiene che un atto legislativo dell’UE violi il principio di sussidiarietà o non rispetti le competenze degli enti regionali o locali.