di Michele Chicco
Il mercato economico cubano si presenta al mondo imprenditoriale torinese e piemontese domani, mercoledì 14 ottobre, al Centro Congressi di Torino Incontra per presentare le opportunità di impresa e d’investimento e le sfide generate dai cambiamenti economici e della società cubana.
Le politiche di progressiva e controllata apertura dei mercati cubani insieme a una congiuntura politica particolarmente favorevole possono essere di stimolo per le imprese italiane, e in particolare per quelle piemontesi, per ragionare su come cogliere e accompagnare questa fase di cambiamento.
Durante l’incontro di mercoledì sarà, infatti, possibile capire come e perché investire su Cuba, conoscere lo stato delle relazioni istituzionali, ascoltare le esperienze di imprese che già stanno operando su Cuba, approfondire gli strumenti finanziari attivabili, e analizzare alcune opportunità concrete di investimento a Santiago de Cuba. Infine, nei giorni di Torino capitale mondiale dello sviluppo sostenibile, si discuterà su come la cooperazione sociale e culturale possa sostenere e accompagnare questo processo di cambiamento.
Il meeting è organizzato da Camera di commercio di Torino, dall’AICEC -Agenzia per l’interscambio culturale ed economico con Cuba, dalla Città di Torino, in collaborazione con ITA – Italian Trade Agency (ICE) e Ceipiemonte.
La giornata dedicata a Cuba proseguirà a Piazza dei Mestieri, dove a partire dalle 20.00 si terrà una cena Italo-Cubana-Americana e poi un dibattito sul disgelo tra Usa-Cuba: protagonisti Roberto Rodriguez, deputato dell’Avana ed esperto per l’Europa dell’Istituto Cubano de Amistade con Los Pueblos, e Mark Ritchie, democratico ed ex Segretario di stato del Minnesota, intervistati da Alberto Simoni (LaStampa) e Davide Canavesio (CEO EnvironmentPark).
La delegazione cubana, che annovera figure di primissimo piano del processo di trasformazione economica dell’isola, è già sul nostro territorio ed è impegnata in un fitto calendario di incontri e visite: dagli allevatori di carne piemontese di Carrù, ai coltivatori del riso di Vercelli, dalla Maserati di Grugliasco, alla Lavazza di Settimo, fino alla Azimut di Avigliana.