Una cerimonia inconsueta, in diretta streaming, quella che ha riunito oggi Torino e Nagoya nel sedicesimo anniversario del gemellaggio tra le due città. Celebrazioni che avrebbero dovuto già svolgersi lo scorso anno, ma che la pandemia aveva costretto al rinvio.
“Dispiaciuto di non poter essere presente fisicamente a causa della pandemia – il sindaco di Nagoya Takashi Kawamura – che ha ricordato nel suo saluto dalla città giapponese – le tante caratteristiche comuni alle due città, in primo luogo l’industria aerospaziale e dell’auto, la vocazione al design, alla manifattura e alla cultura enogastronomia”.
Ad aprire la cerimonia il sindaco Lo Russo che ha sottolineato nel suo intervento “il valore delle relazioni internazionali e dei gemellaggi tra gli enti locali, oggi ancora importanti, anzi forse mai come ora”.
Nel corso della cerimonia sono stati suonati gli inni nazionali dei due paesi e si sono susseguiti interventi di rappresentanti del mondo istituzionale e culturale delle due città, in particolari delle rispettive Camere di Commercio, del Teatro Regio di Torino e dell’Orchestra Filarmonica di Nagoya. Tutti tesi a promuovere ancora di più gli scambi economici e culturali.
Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino ha sottolineato come tra Italia e Giappone siano attivi scambi per 540 milioni di euro, molto dei quali con base a Torino. Anche l’ambasciatore d’Italia in Giappone, Gianluca Benedetti, in streaming, e l’ambasciatore del Giappone in Italia Hiroshi Oe, presente a Torino con la moglie, hanno evidenziato l’importanza degli scambi economici e culturali, ma soprattutto l’ ‘amicizia’ tra i due paesi da sviluppare al più presto a fine pandemia con reciproche visite sul posto. Ha chiuso la cerimonia lo scambio di uniformi tra le squadre calcistiche Nahoya Fc, Juventus e Torino.