di Mauro Gentile
Politiche e buone pratiche per far crescere un’economia che abbia le caratteristiche della sostenibilità, all’interno di una società giusta, inclusiva e coesa tra le sue diverse componenti. Se ne è parlato questa mattina nel corso del Primo Forum dell’Unicri e dell’Italia per l’obiettivo 16 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che si è svolto, in contemporanea, nella sede Fao di Roma e in quella dell’Unicri a Torino.
Una mattinata di lavoro che si è rivelata un’occasione di confronto tra rappresentanti di istituzioni, società civile e settore privato, sulle buone prassi finalizzate a favorire coesione sociale e sviluppo sostenibile e, soprattutto, un’opportunità di scambio di informazioni sulle esperienze a livello locale che hanno prodotto cambiamenti positivi, grazie a misure concrete per ridurre la vulnerabilità di quelle fasce di popolazione, come quella costituita dai migranti, oggi più a rischio di emarginazione e sfruttamento.
L’assessora al Welfare della Città di Torino, Sonia Schellino, nel suo intervento ha ricordato che “è molto stretto il legame tra i temi dello sviluppo economico con le caratteristiche della sostenibilità e della coesione sociale. Senza sviluppo è difficile assicurare coesione e viceversa, anche perché è improbabile immaginare un’economia del territorio che cresca correttamente in un contesto di tensioni sociali”.
La responsabile delle politiche di welfare a livello cittadino ha inoltre sottolineato l’impegno dell’Amministrazione comunale del capoluogo piemontese nel “mettere uno sull’altro, insieme alle altre istituzioni pubbliche e private, alle onlus del territorio e ad altre realtà del Terzo settore, quei mattoni utili a costruire una società più giusta, equa, inclusiva e capace di offrire opportunità di crescita e di raggiungimento di piena autonomia ad ognuno dei propri componenti, senza fare differenze e senza escludere alcuno”.
“Stiamo lavorando per creare le condizioni affinché Torino – ha aggiunto Schellino – si rafforzi come città del lavoro e del sapere, dove periferia non sia più il sinonimo di discriminazione, disagio e marginalità e, in questo modo, ci proponiamo di partecipare concretamente alla costruzione di un futuro sostenibile per la nostra comunità, sia dal punto di vista economico sia da quello sociale.”
Il Forum è stato organizzato dall’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI), in collaborazione con la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Altre informazioni sul Forum e su Agenda 2030 sono disponibili on line agli indirizzi www.unicri.it e www.onuitalia.it .