La Giornata mondiale per l’Ambiente diventa ogni anno di più un’occasione di impegno culturale e civile. La crescente consapevolezza dei limiti del nostro modello di sviluppo economico e l’evidenza del cambiamento climatico e delle sue conseguenze sulla vita delle comunità umane in tutto il mondo ci interrogano con urgenza su quale cambiamento sia necessario attuare. Quale fisionomia dare alle nostre città, che si confermano quale polo d’attrazione e che tra trent’anni daranno casa a più della metà degli uomini e delle donne di questo pianeta? Quale sarà il ruolo della tecnologia nella definizione di un nuovo modello di sviluppo basato sul rispetto per l’ambiente? Con quali strumenti culturali e informativi saremo in grado di incidere sui comportamenti e sulle scelte di milioni di persone per ridurre l’“impronta ecologica” sulla nostra casa comune?
Le nuove generazioni stanno appropriandosi del futuro scendendo in piazza ogni settimana per chiedere agli adulti maggiore consapevolezza. Chiedono una svolta culturale, prima che economica, un cambio di atteggiamento per il bene di tutti. Anche a Torino gli studenti scendono in piazza e si confrontano con le istituzioni. La Città li ha accolti e ascoltati e ha scelto di muoversi nella stessa direzione, forte di una attenzione per la sostenibilità che ha le radici nel passato e le ali in una nuova politica ambientale.
I 22 anni del Festival CinemAmbiente sono un esempio concreto della sensibilità che caratterizza Torino: la ricca tradizione conservata nel Museo del Cinema testimonia una passione ultracentenaria per la settima arte su cui si innestò, alla fine del secolo scorso, una lucida visione della centralità dell’ambiente in tempi dotati di assai scarsa attenzione. Questa visione anticipatrice si è mantenuta viva e ha saputo dare il proprio apporto per consolidare nel confronto delle idee sotto la Mole una solida coscienza ambientalista.
La presenza di vasti spazi naturali in città e di un verde pubblico estremamente capillare garantisce un’importante quota di verde pro capite. Anche i boschi collinari di Torino sono una ricchezza che poche altre città posso vantare e che saranno oggetto di un piano di gestione sostenibile in corso di progettazione. Sarà questo uno degli interventi volti alla mitigazione degli effetti del mutamento climatico previsti dal Piano strategico per l’infrastruttura verde. Un impegno che ha già dato i suoi frutti: i circa duemila alberi piantati negli ultimi tre anni hanno invertito il bilancio arboreo cittadino, portandolo dalla decrescita alla crescita del numero di alberi presenti in città.
L’impegno a favore dell’ambiente è intenso anche sul fronte della raccolta differenziata: l’estensione del porta a porta in corso su tutto il territorio cittadino permetterà di raggiungere nel 2021 il 65% di raccolta differenziata, dal 44,7% del 2017. Anche rispetto la qualità dell’aria il territorio torinese si muove in modo coordinato per limitare le emissioni di inquinanti in atmosfera e favorire la mobilità sostenibile. Tutto questo, insieme alle iniziative di mitigazione del cambiamento climatico, ha permesso a Torino di ridurre di oltre il 22 per cento le sue emissioni di CO2 rispetto al 1991.
Ringraziamo dunque chi da oltre vent’anni ha saputo mantenere in vita questa importante manifestazione, un punto d’eccellenza nella mappa delle buone pratiche a favore del pianeta. Torino è felice e orgogliosa di conservarla e di accogliere tutti coloro che si fanno portatori, attraverso le loro capacità tecniche e creative, con i loro racconti e le loro testimonianze, di una nuova idea di sviluppo e di convivenza.
L’assessora alla Cultura Francesca Paola Leon
L’assessore all’Ambiente Alberto Unia