Via libera dalla Giunta comunale a una serie di delibere che, per l’anno in corso, fissano tariffe e aliquote su tasse, canoni e imposte comunali, definite tenendo conto della difficile situazione di bilancio che richiede incrementi tariffari, seppur minimi.
I provvedimenti varati oggi dall’esecutivo di Palazzo Civico passeranno al vaglio del Consiglio comunale nelle prossime settimane e sono preliminari all’approvazione del Bilancio di previsione 2019-2021.
Adeguate a un valore inferiore al tasso d’inflazione programmato le tariffe per la Tari, ovvero per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, pulizia e lavaggio di strade e mercati, trattamento e riciclo di materiali e per la raccolta differenziata.
Confermate sia la riduzione del 10% alle famiglie con più di quattro componenti e abitazione inferiore agli 80 metri quadrati e sia le agevolazioni concesse sulla base del reddito Isee, ma per definire la misura di queste ultime si dovranno attendere gli effetti della normativa sul reddito di cittadinanza per individuare nuovi criteri.
Sempre a proposito di Tari, è prevista una riduzione pe i residenti dei quartieri Vanchiglia, Vanchiglietta e San Salvario (nella porzione tra i corsi Bramante e Marconi): un premio, sotto forma di sconto del 10% sulla parte variabile del tributo (rapportata al numero degli occupanti), è loro riconosciuto per la virtuosità mostrata nell’effettuare la raccolta differenziata che, rispetto all’anno precedente, è risultata incrementata dell’ 7,5% per la raccolta di prossimità, a Vanchiglia e Vanchiglietta, e del 14% nel quartiere San Salvario per il porta a porta.
Riproposti anche quest’anno gli sgravi a negozi, mercati e laboratori artigianali che svolgono la propria attività in aree dove sono in corso lavori per la realizzazione di grandi opere pubbliche, la cui durata è superiore ai sei mesi (cantieri della metropolitana, di corso Grosseto e della pista ciclabile di via Nizza), e verrà mantenuta la riduzione del 30 per cento per gli ambulanti dei plateatici definiti tecnicamente aree a posteggio singolo (massimo sei operatori). Di nuovo premiate le attività commerciali che cedono gratuitamente le eccedenze per fini di solidarietà sociale.
A beneficiare di riduzioni sulla Tari 2019 sono anche i locali destinati a culto religioso (10%) e quelli di onlus e scuole per l’infanzia parificate aderenti alla Fism e convenzionate con la Città (30%).
Per i canoni sull’occupazione di spazi (Cosap) e sulle iniziative pubblicitarie (Cimp) nel provvedimento tariffario è previsto l’adeguamento delle tariffe al tasso di inflazione programmata e confermati gli sgravi per le attività commerciali e artigianali che operano in aree adiacenti cantieri per grandi opere pubbliche.
Inoltre, per il canone relativo all’occupazione di spazi (Cosap) è previsto un adeguamento dei moltiplicatori per tutte le occupazioni, permanenti e temporanee, per le categorie viarie prime e seconda (zone auliche e addensamenti commerciali).
Per la categoria specifica dei dehors è stabilita una riduzione del 5%, valida per tutto il territorio cittadino.
Viene riequilibrata e resa più equa la compartecipazione degli utenti al costo del servizio di ristorazione scolastica, nelle fasce che più hanno subito l’impatto della crisi economica e che maggiormente contribuiscono al sistema solidaristico e progressivo di copertura dei costi fissi su cui si fonda il sistema tariffario del servizio di ristorazione.
Le tariffe delle mense di nidi, scuole dell’infanzia e per i singoli pasti consumati in quelle dell’obbligo non vengono aggiornate al tasso d’inflazione annuo programmato e, quindi, non subiscono rialzi. Inoltre, da settembre, alla fascia di Isee superiore a 32mila euro la quota fissa annua del servizio, la cosiddetta quota d’iscrizione, viene ridotta di circa il 33% passando dagli attuali 302 euro a 202 euro. Nelle fasce comprese tra 9.400,01 euro e 32mila euro la quota cala progressivamente in misura percentuale.
Per quanto riguarda l’addizionale comunale Irpef, gli indirizzi tariffari generali la confermano nella misura dello 0,8%, con la soglia di esenzione fino a 11mila e 790 euro di reddito.
Invariati anche gli importi relativi alla tassa di soggiorno.
E infine Imu e Tasi. Non cambia il quadro generale delle aliquote Imu (10,6 per mille sulle seconde case) e l’imposta non si applica, come negli anni passati, all’abitazione principale e alle sue pertinenze (ad esclusione degli immobili di lusso). Mentre, per quanto riguarda le agevolazioni, Palazzo Civico ha confermato aliquote più basse per sale cinematografiche (9,6 per mille), start up (8,6 per mille) e per le abitazioni concesse in locazione o comodato a soggetti affidatari di servizi di accoglienza per immigrati richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale (8,6 per mille).
Ai fini di perequare la pressione fiscale Imu si è ritenuto di intervenire in aumento sulla tipologia dei comodati gratuiti (alcuni dei quali in possesso di specifici requisiti potranno fruire della riduzione del 50% della base imponibile). In linea con le principali città italiane, lievi ritocchi inoltre sulle unità abitative locate a canone concordato.
Soltanto per i “beni merce”, ovvero gli immobili invenduti dalle imprese di costruzione, sale l’aliquota Tasi attualmente fissata all’1 per mille, affinché l’onere tributario sia più simile a quello di altre tipologie di immobili per le quali è prevista l’applicazione dell’Imu con aliquota massima.