Sono state presentate oggi le novità del progetto di contrasto alla povertà e al degrado “Co-City” che sarà realizzato in seguito alla disponibilità di fondi europei. L’iniziativa è promossa in collaborazione con Anci, Fondazione Cascina Roccafranca e Università degli Studi di Torino.
Saranno in primis i cittadini – riuniti in associazioni o in gruppi informali – a presentare proposte per gli spazi pubblici da riqualificare e a far parte dei patti di collaborazione, tramite il ruolo fondamentale svolto dalle case del Quartiere. Nel corso dell’incontro sono stati illustrati anche i contenuti di “Azione 45”, il progetto che permette di individuare attraverso le Circoscrizioni i luoghi da cui partire per dar vita a processi di rigenerazione urbana. Alla conferenza stampa hanno preso parte, insieme alla sindaca Chiara Appendino e all’assessore Marco Giusta, Laura Lupi, in rappresentanza dell’Università degli Studi di Torino, Renato Bergamin, direttore di Cascina Roccafranca e Simone D’Antonio per l’Anci, oltre a Valter Cavallaro, dirigente del Comune di Torino.
La Città, attraverso “AxTO–Azioni per le periferie torinese”, finanziato dal Governo nell’ambito del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”, è impegnata a elaborare un insieme di politiche urbane orientate proprio al policentrismo, innescando un processo al termine del quale ogni quartiere sarà in grado di offrire una propria capacità di attrazione contribuendo così all’evoluzione verso una città più omogenea e equilibrata. Le fragilità della periferia torinese sono largamente legate alla crisi economica di questi ultimi anni e al contingentamento degli investimenti. L’assottigliamento delle risorse ha determinato conseguenti livelli di cura del patrimonio pubblico appena sufficienti e un faticoso mantenimento dei servizi essenziali di welfare. Attraverso AxTO la Città intende tornare a sottolineare l’importanza della manutenzione diffusa, la cura del capitale sociale e dell’infrastrutturazione urbana, a garantire sicurezza e capacità di resilienza urbana, a potenziare servizi e a realizzare modelli innovativi di welfare metropolitano, in un quadro di collaborazione pubblico-privato. A tal fine la Città, insieme alle 44 azioni già varate e finanziate, ha avviato una quarantacinquesima azione, un vero e proprio percorso che parte dall’individuazione di alcuni luoghi con valore simbolico e strategico, dai quali innescare nuovi processi di rigenerazione urbana. Si tratta di spazi le cui operazioni di riqualificazione non necessariamente si limitano alla natura strettamente materiale, ma si tratta di complessi in cui sono riconoscibili anche le opportunità nel configurarsi come generatori di qualità urbana. A differenza di quanto richiesto per la predisposizione del dossier di candidatura per il programma di finanziamento promosso dal Governo, non si tratta di scegliere progetti di lavori rapidamente cantierabili o azioni immediatamente attivabili, ma di individuare e attivare possibili processi di rigenerazione urbana di medio e lungo periodo a partire da una rete di luoghi, di soggetti e di idee-progetto. Un importante valore aggiunto del progetto Azione 45 sarà legato alla capacità di coordinare e integrare le diverse azioni previste e il progetto potrà essere inserito in un più ampio “Patto per le periferie” attraverso il coinvolgimento di tutte le istituzioni e gli enti che operano nella città.
La prima tappa del percorso prevede l’individuazione di almeno un luogo tra quelli segnalati dalle otto Circoscrizioni, da inserire nel progetto europeo CO-CITY (nell’ambito del programma UIA – Urban Innovative Actions). In questo caso l’attenzione sarà concentrata sugli spazi pubblici (edifici, aree libere, aree verdi, altre aree pubbliche). Grazie alla collaborazione con la cittadinanza attiva saranno raccolte idee e ipotesi di lavoro sulle iniziative da intraprendere, incentrate sul luogo prescelto per innescare processi di rigenerazione urbana (ad esempio: azioni socio-culturali, di presidio, animazione, inclusione sociale, attrazione di attività economiche, innovazione).
E promuovere la crescita urbana a partire dalla collaborazione tra cittadini e pubblica amministrazione è il tema al centro del progetto Co-City, che sarà ufficialmente presentato nel corso dell’evento di lancio europeo organizzato da Anci e Città di Torino venerdì 31 marzo a partire dalle 9.30 presso l’ex Incet.
Nel corso dell’evento saranno illustrate le azioni promosse dal progetto finanziato nell’ambito del programma europeo Urban Innovative Actions, che premia approcci innovativi ai temi dello sviluppo urbano sostenibile. Attraverso il progetto Co-City la città di Torino coinvolgerà i cittadini nella rigenerazione di strutture dismesse o parzialmente utilizzate attraverso la definizione di Patti di collaborazione, strumento previsto dal Regolamento Beni Comuni adottato dalla città. La rete delle Case del Quartiere fornirà un supporto costante a cittadini e associazioni che intendono stabilire patti con l’amministrazione comunale, con l’obiettivo di sostenere la creazione di nuove iniziative e punti di aggregazione sul territorio, in particolare nelle periferie.
Favorire il contrasto alla povertà attraverso la rigenerazione di aree verdi, strutture abbandonate o scarsamente utilizzate è l’obiettivo di questa sperimentazione che renderà Torino un laboratorio di soluzioni urbane innovative per il riuso dei beni comuni da trasformare in attivatori di crescita urbana. Decisivo sarà inoltre il supporto offerto dall’Università degli Studi di Torino, che realizzerà una vera e propria cassetta degli attrezzi con strumenti giuridici e tecnologici a supporto dell’intero processo di riuso dei beni comuni promosso dal progetto: in particolare, sarà testato l’utilizzo della piattaforma FirstLife, che contribuirà a organizzare e mappare i progetti di comunità, offrendo un nuovo canale di comunicazione e di scambio tra cittadini e pubblica amministrazione.
L’evento di lancio del progetto si configura non solo come la prima occasione di visibilità pubblica di Co-City, il cui funzionamento sarà ufficialmente presentato a cittadini e associazioni del territorio nel corso delle sessioni plenarie e dei corner tematici, ma sarà anche un appuntamento di valore europeo di confronto fra esperienze di rigenerazione urbana e cura dei beni comuni realizzate in altre città italiane ed europee. Innovatori di Amsterdam, Atene e Barcellona e rappresentanti delle amministrazioni di Milano, Bologna e Reggio Emilia si confronteranno con esperti italiani e europei dei temi del progetto, come Ugo Mattei e Silke Heilfrich, per condividere idee e spunti utili per il riutilizzo delle strutture al centro di Co-City.
All’incontro, che terminerà con un dj set nella piazza di Incet, parteciperanno anche i rappresentanti di Anci, Cascina Roccafranca e Università degli Studi di Torino, partner del Comune nella realizzazione di Co-City.
I temi del progetto saranno inoltre al centro del panel “Storie di Beni Comuni – Esperienze italiane di innovazione sociale e collaborazione tra cittadini e istituzioni”, che avrà luogo sabato 1 aprile nell’ambito di Biennale Democrazia presso Scuola Holden, nel quale saranno evidenziate alcune tra le principali esperienze di cura dei beni comuni realizzate in altre città italiane.