I 90 giorni di lockdown hanno evidenziato e aumentato ulteriormente i disagi di chi era già in difficoltà prima dell’inizio della pandemia.
Protagoniste di questo periodo pandemico sono state le persone al servizio di altre persone che, anche di fronte al pericolo di un contagio, non si sono mai fermate, anzi, hanno intensificato le ore di lavoro a servizio della comunità.
Dottori, infermieri, personale di Polizia di Stato, Carabinieri, Protezione Civile, Associazioni e volontari, ognuno impegnato nel proprio ruolo di competenza.
Tra questi, ci sono anche gli uomini della Polizia Municipale che, durante quei 90 giorni, oltre a intensificare le attività ordinarie di controllo per garantire il rispetto dei vari Decreti sulla pandemia, si sono resi disponibili, su base volontaria, a partecipare alle attività del ‘Gruppo Spesa Solidale’.
Si tratta di un gruppo di lavoro dedicato alla risoluzione delle necessità più impellenti e gravose dei cittadini torinesi creato dal Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon e dal dottor Giovanni Acerbo.
Gli agenti che hanno aderito al ‘Gruppo Spesa Solidale’ provengono da reparti diversi, ma sono tutti uniti dalla volontà di dare un aiuto concreto alla cittadinanza contro il disagio provocato dalla pandemia.
Le attività svolte durante il lockdown sono state molteplici e tutte volte ad accogliere, informare e supportare i cittadini. Tra queste gli agenti hanno accompagnato i bisognosi a ritirare i buoni spesa distribuiti dall’Amministrazione Comunale nei “Nodi solidali” aperti nelle varie sedi Circoscrizionali e, quotidianamente, il personale di turno nel gruppo ‘Spesa Solidale’, ha prestato la propria opera affiancando i volontari nella mensa gestita dalla Parrocchia di S. Alfonso, accogliendo le tante persone bisognose di un pasto caldo e di un luogo dove sentirsi sicure e protette. Altre volte, invece, gli agenti del gruppo solidale, sempre in affiancamento ai volontari, si sono prodigati nel confezionamento e nella distribuzione dei pacchi spesa nei centri delle vie Foligno e Rosolino Pilo.
Inoltre la Polizia Municipale, tramite il ‘Gruppo Spesa Solidale’, ha attivato in modo spontaneo una raccolta di aiuti solidali tra il personale dipendente, dando vita a una vera e propria gara di solidarietà in cui ognuno con fondi propri – agenti, funzionari e dirigenti – ha acquistato e donato prodotti alimentari alle persone bisognose.
In soli 90 giorni sono stati raccolti e donati alle famiglie più bisognose generi alimentari di prima necessità – offerti da tutto il personale della Polizia Municipale – consistenti in: 338,5 kg di pasta, 264,6 kg di riso, 10 kg di farina, 37,5 litri d’olio, 1213 confezioni tra passata di pomodoro, legumi, biscotti, caffè, pane, latte, olio, zucchero, dadi, tonno, omogeneizzati, detersivi, spazzolini da denti e dentifrici.
Con la fine del lockdown la Polizia Municipale ha deciso di continuare il proprio impegno sociale al fianco delle famiglie in difficoltà offrendo collaborazione e sostegno a una rete di supermercati che ha messo a disposizione le proprie sedi per effettuare una raccolta alimentare attraverso i suoi clienti, continuando in tal modo a rifornire gli snodi solidali.
Dal primo giugno al sette luglio sono quindi stati raccolti altri 135,5 kg di pasta, 21 kg di riso, 14 kg di zucchero, 38 litri di latte, 8 kg di farina, 11 litri d’olio e 345 confezioni di: pomodori, legumi, tonno, brioches, biscotti, pane a cassetta, omogeneizzati, zucchero, caffè, marmellate, bibite e scatolame vario.
Mercoledì 8 luglio, i generi alimentari raccolti nei supermercati sono stati consegnati dagli agenti della Polizia Municipale al centro di raccolta del Comune sito in via San Marino 22/A e, nei prossimi giorni, verranno distribuiti alle famiglie in difficoltà.
Il Comandante della Polizia Municipale Emiliano Bezzon si dice molto orgoglioso della grande generosità e solidarietà messa in campo da tutto il Corpo del Vigili. “In questo delicato periodo storico la Polizia Municipale, oltre a tutte le funzioni e i ruoli che ricopre, ha anche l’obbligo morale di far sentire la propria vicinanza alle famiglie in difficoltà. Questo tipo di iniziative e collaborazioni per le raccolte solidali va incoraggiato e sostenuto con tutti i mezzi di cui si dispone e, perché no, magari allargato anche a generi non solo alimentari”.