I feretri delle due vittime torinesi dell’attentato di Tunisi giungeranno in forma strettamente privata all’aeroporto Sandro Pertini intorno alle 19, e saranno successivamente trasportati a Palazzo Civico dove è stata allestita la camera ardente.
La camera ardente sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 19 di domani, domenica 22 marzo, ed a partire dalle 9 di lunedì 23.
Le esequie si svolgeranno lunedì alle 14 presso il Santuario della Consolata.
Era stato ieri sera in Muncipio il ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, a informare che nella tarda mattinata di oggi le salme delle vittime sarebbero rientrate a Roma da Tunisi con un volo militare per poi proseguire in serata alla volta di Torino.
Una comunicazione che è giunta a margine della firma, nella Sala delle Congregazioni, dell’emendamento all’accordo fra il Ministero degli affari esteri e della Cooperazione internazionale e l’Onu, per potenziare e rendere permanente il contributo di 500mila euro del Governo allo Staff College delle Nazioni Unite che ha sede a Torino nell’area Italia’61.
L’accordo è stato siglato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon e dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale alla presenza del Sindaco Piero Fassino, che ha spiegato: “Siamo lusingati per la presenza del Segretario Generale che per la quarta volta ha scelto Torino per il UN Retreat e per gli attestati profeririti nei confronti della nostra comunità colpita duramente. Quello firmato è un atto che conprova l’importanza e il ruolo del campus Onu e ne espande le attività sottolineando l’importanza internazionale della nostra città” .
“La firma è la riconferma dell’importanza dello Staff College che ricopre nelle Nazioni Unite – ha sottolineato Ban Ki-moon – Il contributo che il Governo italiano ha voluto concedere allo Staff College Onu permetterà di aumentarne le attività di formazione e apprendimento per i funzionari Onu. Approfitto di questa occasione ufficiale per rivolgere le condoglianze a Torino e all’Italia per gli uomini e le donne uccisi nell’attacco di Tunisi ed esprimo la mia vicinanza ai familiari delle vittime e dei feriti. Purtroppo è giunta la notizia di un gravissimo attentato in Yemen dove sono molti i morti e i feriti. Noi deploriamo e condanniamo questi eventi ed evidenziamo che l’impegno dell’Onu e della Comunità internazionale è di lottare contro queste barbarie.”
Dal canto suo, il Ministro Paolo Gentiloni, soffermandosi sulla gravità degli attentati di Tunisi e nella capitale dello Yemen, ha sottolineato come la sede Onu di Torino sia strategica, per la consistenza e l’attività di peacekeeping. L’Italia è il Paese più importante nel distinguersi nella attività finalizzate al raggiungimento della Pace in diverse aree del mondo.