di Raffaela Gentile
“L’assessorato all’Innovazione della Città sta studiando soluzioni innovative per includere, grazie alle tecnologie, ma non solo, la fascia dei torinesi Over65 alfine di guidarla verso un invecchiamento attivo. Per questo aderiamo con molto interesse all’iniziativa #hackUniTo for Ageing promossa dell’Università di Torino”. Lo ha sottolineato l’assessora all’Innovazione del Comune di Torino, nel suo intervento all’interno della Sessione 2 – “Prospettive per l’implementazione della ricerca nei territori”.
In città i torinesi over65 sono 226.000 su 890.000, ossia il 25% della popolazione.
“Poiché siamo convinti che come amministratori pubblici abbiamo il dovere di offrire ai “ragazzi di ieri” servizi adeguati, che, attraverso le tecnologie digitali, rendano più semplice la loro vita, il tema ageing – ha aggiunto l’assessora – è posto tra i primi punti nella nostra agenda”.
A tal proposito in Torino Living Lab, si stanno testando 32 progetti (che verranno presentati il prossimo 5 dicembre) di innovazione tecnologica e di business. In sintesi la Città sta ponendo le basi per nuove competenze all’interno del Comune attraverso un metodo di apprendimento “agile”. Questo nuovo approccio formativo permetterà ai dipendenti di creare nuovi servizi, nuovi ecosistemi e nuovi modelli innovativi di business.
NOTA:
800 ricercatori, 280 progetti di ricerca e 29 Università aderenti all’iniziativa
L’iniziativa è promossa dall’Università degli Studi di Torino per la valorizzazione della ricerca sull’invecchiamento sano e attivo. L’iniziativa, realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, ha l’obiettivo di attivare nuove collaborazioni tra le reti del territorio – Ricercatori, Implementatori (Imprese, Pubbliche Amministrazioni e Terzo Settore) e Sostenitori della Ricerca (Investitori e Fondazioni Filantropiche) – per realizzare soluzioni, prodotti e servizi a favore di un invecchiamento sano e attivo.