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h19.40. Rispondendo ad un’altra domanda sulla corruzione, prima di concludere la giornata Mattarella ha detto che “Corsa al potere e ricerca del profitto personale sono temi che indignano tutti, soprattutto i giovani. E’ una corruzione diffusa, da cui si esce riflettendo, ciascuno di noi, su se stessoe coltivando il senso civico e le virtù civili”. Nelle conclusioni ha citato Pertini, che recandosi al Sermig disse ‘questa è l’Italia dell’avvenire’. “Venire qui è stato un grande dono, un momento di serenità e riflessione dopo una lunga giornata di appuntamenti. Siete giovani molto vigili, difendete grandi ideali”. Tornando sul tema della corruzione, ha detto ancora che La politica deve risolvere i problemi ma deve cercare soluzioni su temi di più ampia portata: la costruzione di un mondo e di un futuro migliore”. Infine, rivolgendosi ancora ai giovani presenti, ha detto “Siete coscienze libere, non cadete nelle nuove schiavitù, come la droga. Siate liberi”.
h19.20. Mattarella si è fermato al Sermig per una cena veloce.
h18.30. Seconda domanda: “L’Italia è un paese che non sa accogliere, e per questo è un paese in difficoltà. Come possiamo aiutare la società ad abbracciare la tolleranza, a generare un’accoglienza strutturata e matura?”. “Tema attualissimo, nella politica e non solo nelle coscienze – ha risposto Mattarella -. E’ un problema per tutta l’Europa. Le migrazioni fanno parte della storia dell’Europa, oggi la facilità degli spostamenti lo ha reso un problema epocale, da risolvere con intelligenza. C’è sempre stato l’istinto di alzare barriere, invece di ragionare senza scorciatoie. Ogni tanto ci commuoviamo davanti alle immagini delle stragi di migranti in mare, ma quanti casi del genere ignoriamo? Bisogna chiedersi perché vengono qui”. “Di fronte a ciò l’Europa deve riflettere: non solo istituzioni e governi, anche i cittadini -ha proseguito Mattarella – L’Europa si vanta di aver civilizzato il mondo, ma l’ha anche dominato. Ha prodotto civiltà, lavoro, democrazia; è un esempio di pace, ma oggi deve essere all’altezza della sua storia. Se tutti gli europei non comprendono questo, l’Europa tradisce se stessa. Aiutiamo i Paesi in difficoltà: se non lo fa l’Europa non lo fa nessuno. Rischiamo altrimenti una grandissima migrazione”.
h18.25. “L’ostensione della Sindone valorizza una qualità, quella dell’accoglienza, così importante per superare le tante divisioni che oggi attraversano gli Stati, i popoli, le religioni – ha detto l’arcivescovo Nosiglia nel corso della visita del Capo dello Stato in Duomo -. Cristiani di varie confessioni, credenti di altre religioni e non credenti sono venuti alla Sindone attirati da quell’immagine di sofferenza e di speranza, ma anche per testimoniare una comune volontà di pace, di rifiuto della violenza, e di speranza”.
h18.20. Domande dei giovani presenti. “Come ha fatto a perdonare chi ha ucciso suo fratello?”. “L’istinto del risentimento l’ho avuto, ma è sempre giusto perdonare, temperare – ha detto Mattarella -. Cosa sarebbe il mondo se non si superasse l’istinto al risentimento? Il perdono nasce dalla riflessione, dal cercare gli altri e aprirsi”.
h18.05. Olivero interviene a dare il saluto al Presidente. “Tantissime persone sono passate da questa casa. Eravamo un piccolo gruppo di giovani inesperti, con il sogno di sconfiggere la fame nel mondo. Abbiamo lavorato in tutti i continenti con centinaia e centinaia di persone, in 154 Paesi nel mondo. Abbiamo agito con purezza e ingenuità, che vogliamo conservare, etrasformato un arsenale di guerra in un arsenale di pace”. Il 14 maggio è la giornata del perdono del Sermig.
h18.00. Presenti anche il sindaco Fassino e il governatore Chiamparino. Ora il Presidente sta visitando l’edificio del Sermig in compagnia del fondatore, Ernesto Olivero, che lo ha accolto con calore all’ingresso.
h17.50. In arrivo in questo momento al Sermig – Servizio missionario giovanile.
h17.45. La visita al Museo Egizio del Presidente Mattarella. Sul libro degli ospiti del Museo ha scritto: “Ammirando quanto il Museo Egizio offre, 14 maggio 2015, Sergio Mattarella”.
h17.20. Il Presidente visita il Museo Egizio insieme ai visitatori occasionali, intrattenendosi con loro e scambiando parole e “selfie” con i ragazzi presenti.
h17.00. Appena arrivato all’Egizio. Molta folla. molti applausi.
h16.45. L’arcivescovo Nosiglia ha offerto un dono all Presidente Mattarella durante la visita alla Sacra Sindone. Mattarella si è soffermato davanti alla Sindone per alcuni minuti. Ad attenderlo, sul sagrato del Duomo, molte persone che lo hanno salutato e gli hanno stretto la mano. Ora il presidente si sta recando a piedi al Museo Egizio.
h 16.00. Il presidente della Repubblica, ha lasciato la Prefettura di Torino per raggiungere a piedi, tra gli applausi delle persone che lo hanno riconosciuto, Palazzo Reale. Accompagnato dal sindaco Piero Fassino e dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il Capo dello Stato è stato accolto dal segretario regionale del Piemonte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Benedetto Luigi Compagnoni e accompagnato nella Sala dei Presidenti, dove incontra l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia. Nella sala dei presidenti sarà proiettato un breve filmato di presentazione della Sindone, che Mattarella sta per visitare in forma privata.
h16.15. I familiari delle vittime ThyssenKrupp, uscendo dalla Prefettura, hanno riferito che il Presidente ha avuto “parole di affetto e vicinanza”. Dal canto loro, i familiari hanno chiesto a Mattarella che la strage dell’acciaieria non venga dimenticata e venga fatta giustizia. Nella stessa occasione il Presidente ha incontrato alcuni familiari delle vittime del Museo del Bardo.
h15,40. Il presidente della Repubblica ha incontrato questa mattina tra gli stand del Salone Halina Birenbaum, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz. Mattarella e Birenbaum – ospite di Pagine di Memoria, lo spazio promosso al Salone dal Treno della Memoria, da Terra del Fuoco in collaborazione con il Museo di Auschwitz-Birkenau – si sono stretti la mano commentando l’importanza di una cultura condivisa. Halina Birenbaum è autrice di ‘La speranza è l’ultima a morire’, libro presentato oggi insieme a Anna Skrzypinska, vice direttrice del Museo Statale di Auschwitz Birkenau.
h15,20. Entrano in Prefettura i parenti delle vittime dell’incendio della ThyssenKrupp per una visita riservata.
h14.00. Dopo il pranzo al cambio, il presidente Mattarella si è concesso un fuori programma: insieme a Fassino e Chiamparino, si è avviato a piedi verso la Prefettura fermandosi in piazza Castello per una breve visita a Palazzo Madama, per ammirare l’autoritratto di Leonardo (foto).
h. 12.45. “Straordinariamente bello”, il commento del presidente all’uscita dal grattacielo termine della visita.
h.12.30.Il Presidente della Repubblica è giunto al Grattacielo Intesa San Paolo dove è stato accolto dai vertici dell’istituto bancario: il presidente del Consiglio di Sorveglianza, Gianni Bazoli, il presidente del Consiglio di Gestione, Gian Maria Gros-Pietro e il direttore generale Gaetano Miccichè. La visita proseguirà ora all’interno dell’edificio.
h. 11.50. Al termine della cerimonia la delegazione presidenziale, prima di lasciare il Lingotto per raggiungere il grattacielo Intesa Sanpaolo in corso Inghilterra, si è soffermata allo stand del Ministero della Difesa, accolta dall’ammiraglio Aurelio De Carolis. Mattarella ha poi visitato il padiglione degli editori e si è diretto allo spazio giovani dove ragazzi e bambini erano intenti ad ascoltare una riflessione sulla Shoah.
h. 11.45. Mattarella: “Sono lieto davvero di partecipare alla manifestazione più importante nel nostro Paese per la cultura e il dialogo con gli altri Paesi. La crisi non ha risparmiato i libri e il mondo editoriale, ma si segnalano dati incoraggianti per l’editoria per ragazzi. Stanno emergendo nuovi spazi e professioni in un contesto che vive un momento di accelerazione. Leggere è un bene comune, un antidoto contro l’appiattimento, ossigeno per la mente: la scrittura mette in circolo il pensiero critico e aiuta a reagire al pericolo di solitudine che esiste nella nostra società. Il Salone è il vero social network di queste giornate. Leggere è un bene comune, un confronto di opinioni. Più libri, più liberi. Il libro dalla sua nascita è veicolo di valori, di cultura e civiltà, portatore di una ricchezza immateriale ma preziosa. Il sapere resta un fondamentale valore democratico: chi è escluso dalla conoscenza corre il rischio di precipitare nell’esclusione sociale. Il sapere si accompagna a valori di giustizia che ci aiutano a superare i giacimenti di odio”.
h11.20. Chiamparino. “La voglia di lavorare e il desiderio di futuro dei piemontesi sono le componenti che ci aiutano a superare questa lunga crisi in una regione che è la quarta in Italia per produzione editoriale”
h11.15. Fassino ha dato il benvenuto al Presidente e ad Halina Birenbaum, sopravvissuta ad Auschwitz. “Grazie al Presidente per aver deciso di essere qui per la prima visita ufficiale a Torino. Il Salone è nato 30 anni fa per la determinazione di Guido Accornero. Questa è un’edizione record, con 11mila editori presenti. Il Salone è un pilastro di quell’universo culturale che Torino ha costruito diventando capitale culturale. Ospita la Germania rafforzando il nostro programma di iniziative per Torino incontra Berlino“
h11,10. Ferrero: “La filiera del libro è un bene nazionale primario per la formazione dei cittadini. E’ il primo dei fornitori della Repubblica perché un Paese vale per quello che sa”.
h11.05. Picchioni: “Il Salone Off illustra cosa c’è nel panorama editoriale italiano con 400 autori che portiamo a 250 appuntamenti in biblioteche, scuole, ospedali”.
h11.00. Picchioni: “la nostra è una grande festa per condividere passioni e civiltà. Viviamo un momento di solitudine di massa. Questo salone è un vero social”.
h10,40. L’aereo del Capo dello Stato è atterrato poco dopo le dieci allo scalo di Caselle. Ad accoglierlo il prefetto Paola Basilone. Alle dieci e mezza davanti ai padiglioni del Salone ha ricevuto il benevenuto dal presidente della Regione Sergio Chiamparino e dal sindaco Piero Fassino. Poi il tempo di spostarsi nella Sala Gialla dove prenderanno la parola il presidente della Fondazione per il Libro, Rolando Picchioni, il direttore Ernesto Ferrero, il sindaco e il governatore della Regione. Dopo l’incontro inaugurale il presidente si recherà nello stand della Germania, Paese ospite d’onore, in quello del ministero della Difesa e al Book Stock