“E’ stato un incontro utile a fugare le preoccupazioni dei sindaci. Il presidente del Consiglio ha escluso nuovi tagli agli enti locali e manifestato la disponibilità del governo a dare soluzione alle principali questioni aperte per Comuni e Città metropolitane. Un incontro costruttivo nel quale abbiamo convenuto percorso e tempi per arrivare rapidamente a soluzioni ragionevoli e condivise”. Questo il giudizio di Piero Fassino, che questa mattina, nella duplice veste di sindaco e presidente nazionale dell’Anci ha incontrato Matteo Renzi insieme a una delegazione di primi cittadini delle principali città italiane, allarmati e preoccupati in vista dell’esame da parte del Consiglio dei Ministri del Documento di economia e finanza per possibili ulteriori sforbiciate ai trasferimenti agli enti locali. Tagli smentiti.
L’incontro a Palazzo Chigi è durato circa un’ora e mezza. Al fianco del presidente del Consiglio erano presenti i ministri Graziano Delrio e Maria Elena Boschi e i sottosegretari Gianclaudio Bressa e Pierpaolo Baretta. Accompagnavano Piero Fassino i sindaci Paolo Perrone (Lecce), Enzo Bianco (Catania), Dario Nardella (Firenze), Ignazio Marino (Roma), Luigi De Magistris (Napoli), Matteo Biffoni (Prato), Guido Castelli (Ascoli).
“Abbiamo parlato sostanzialmente di tre temi – ha spiegato Fassino- : il riparto e il taglio da 1,1 miliardi, il riparto del fondo di solidarietà e il riparto dentro il miliardo di tagli previsto per le città metropolitane e per le nuove Province: per le prime vale 247 milioni, ed è oneroso per alcune città, quindi dovrà essere rivista la suddivisione delle risorse e abbiamo affrontato il tema riguardante la selva di vincoli ordinamentali sulla gestione delle nostre città, che riguardano anche le qualifiche del personale. Insomma, tutta una serie di norme che rendono faticosa la gestione”.
Sul tema delle città metropolitane ha detto Fassino “abbiamo confermato l’intesa sul riparto, ma abbiamo posto l’obiezione sul fatto che quel riparto è molto gravoso per Roma, Firenze e Napoli e quindi va rivisto l’onere con altre città o vanno posti altri meccanismi per ridurre l’impatto su quelle città. Di questo parleremo e porteremo il tutto all’incontro di mercoledì. La nostra richiesta non deriva dal fatto che come Anci non si voglia ottemperare a sanzioni quando si violino delle norme – ha precisato – ma perché in questo caso specifico si è passati a un regime istituzionale nuovo e ci sembra non fondato caricare su enti nuovi conseguenze di scelte fatte da altri in precedenza“.
Nell’incontro con Renzi c’è insomma stata la conferma dell’intesa per una consistente rimodulazione in basso delle sanzioni per le città metropolitane per lo sforamento del patto di stabilità ereditato dalle province: “Al governo abbiamo posto inoltre posto la necessità di accelerare la rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti e più in generale la revisione dei mutui che vengono erogati ai Comuni. Su questo il presidente del Consiglio si è detto disponibile e questo è positivo perché pesa sul fronte finanziario degli enti” ha concluso Fassino.