L’assessorato all’Istruzione della Città di Torino comunica che per consentire ai genitori e agli adulti accompagnatori delle bambine e dei bambini di accedere negli spazi utilizzati per le attività didattiche (ambientamento o altri motivi) dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali ha, già dall’8 settembre, inserito l’obbligo del Green pass, anticipando quanto disposto dal D.L. n. 122 del 10 settembre 2021.
In attuazione di questa norma, la Direzione dei Servizi Educativi ha oggi emanato un provvedimento organizzativo interno che prevede l’individuazione dell’area “armadietti” per il cambio di abbigliamento dei bimbi, quale zona di accesso, con percorso separato, fino alla quale non vi è l’obbligo del controllo del Green pass per le mamme, i papà e gli altri adulti di riferimento. La loro permanenza dovrà essere strettamente limitata alle operazioni necessarie per l’affidamento del bimbo al personale educativo e inferiore ai 15 minuti – limite riconosciuto dal Ministero della Sanità per avviare eventuali operazioni di prevenzione e/o di contenimento della diffusione del contagio a seguito del verificarsi di contatti a rischio – dopo un ingresso scaglionato per evitare assembramenti, come previsto dalle disposizioni di sicurezza emanate e contenute nel “Protocollo sicurezza” inserito nel DVR, che consentono la sicura prevenzione del contagio.
Nelle scuole dell’infanzia ed ancor più nei nidi (dove vengono accolti anche bimbi con appena tre mesi di vita) gli adulti accedono quotidianamente per accompagnare i piccoli al proprio armadietto, cambiarle il loro abbigliamento e affidarli al personale educativo.
Tale soluzione organizzativa consente di applicare la normativa sul Green pass nei servizi educativi senza compromettere la finalità della norma stessa di contrasto alla pandemia e di mantenere la vigilanza necessaria e le altre condizioni di sicurezza a tutela dei bambini e senza arrecare pregiudizio al buon funzionamento del sistema 06 fondato sui principi di pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, tutelando anche il sereno passaggio dal contesto famigliare a quello dei servizi educativi.