di Marco Aceto
È stato dedicato alla lanciatrice del disco Edera Cordiale lo spazio verde compreso fra corso Potenza, via Lucento e corso Lombardia nella Circoscrizione 5. Alla cerimonia, avvenuta questa mattina, hanno partecipato l’assessore allo Sport Stefano Gallo, il presidente della Circoscrizione 5 Rocco Florio, il presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana Piemonte Federico Calcagno, il vicepresidente della Fidal regionale Adriano Aschieris e la nipote di Edera Cordiale la signora Adriana.
“Le intitolazioni degli spazi pubblici cittadini hanno sempre un valore molto importante – ha sottolineato l’assessore Gallo. Sono contento che anche oggi dedichiamo un giardino a chi ha scritto, con le sue imprese nel lancio del disco, delle pagine importanti dello sport nazionale. I giardini sono luoghi in cui giocano i bambini e dove molti di voi hanno trascorso delle giornate spensierate e di aggregazione. E’ per questo che abbiamo deciso di intitolarli a degli sportivi che hanno reso onore a Torino con le loro vittorie. Torino Capitale Europea dello Sport vuole lasciare in tutti i cittadini una cultura positiva, fatta di valori sani e del rispetto delle regole”.
Edera Cordiale è nata a Torino nel 1920 e ha vestito per ventiquattro volte la maglia azzurra dal 1939 al 1953. Nel 1948 ha partecipato ai Giochi Olimpici di Londra dove si è aggiudicata la medaglia d’argento nel lancio del disco con la misura di 41, 17 metri mentre, due anni dopo, ha vinto il bronzo ai Campionati Europei di Bruxelles. Nella sua seconda apparizione alle Olimpiadi del 1952 a Helsinki si è classificata oltre il decimo posto. La lanciatrice piemontese è stata un’atleta del gruppo della Venchi Unica di Torino, ha stabilito per tre volte il record italiano nella sua specialità, duellando con un’altra grande atleta di quegli anni, Gabre Gabric, e precisamente nel 1947 a Bologna, nel 1948 a Roma e nel 1950 a Masnago, con un lancio di 46,19 metri, record che ha detenuto fino al 1956. Nel suo palmares personale può contare anche nove titoli italiani.