Dopo quasi un anno e mezzo di inattività il Gruppo Sportivo della Polizia Municipale di Torino ha preso parte alla ventitreesima edizione del Campionato Italiano di Calcio a 5, che si è svolto dal 13 al 20 in Salento. Alla manifestazione si sono iscritte tredici squadre, fra cui la compagine di Barletta-San Severo che in finale ha avuto la meglio su Montesilvano e Castellammare di Stabia. I vigili torinesi sono classificati al quinto posto preceduti da quelli di Bari.
I nostri calciatori hanno ottenuto un ottimo risultato al termine di un esaltante percorso durante la kermesse, che li ha visti sconfitti solo dalle prime due classificate. Il GSPM di Torino ha battuto nel girone preliminare i colleghi di Trieste e L’Aquila e sconfitti di misura da Montesilvano. Nei quarti di finali nuova battuta d’arresto con Barletta-San Severo. Le vittorie con Pesaro e Palermo hanno decreto il quinto posto finale.
Della rosa allenata da Giuliano Giacobbe hanno fatto parte: Davide Ossati, Davide Bianco, Dario Giorgio, Alessio Colucci, Mirko Boaretto, Paolo Dabbene, Andrea Di Coste, Giuseppe Simone Manzo, Federico Trabucco, Francesco Piccinni e Daniele Pareschi. A fine manifestazione il dirigente responsabile Rino Amato ha sottolineato: “Ci siamo presentati a questo campionato con l’obiettivo di ben figurare e di toglierci qualche soddisfazione, affrontando l’evento con il giusto impegno e con la consapevolezza di doverlo onorare al meglio delle nostre possibilità. Il tutto, senza mai venire meno ai nostri princìpi di lealtà, rispetto degli avversari e dei giudici di gara. Abbiamo perso solo con le prime due della classe e questo deve essere un motivo di orgoglio per i ragazzi. In tutte le partite i nostri uomini hanno dato il massimo, praticando un bel calcio e non risparmiandosi. Noi dirigenti non possiamo che essere contenti del comportamento tenuto da ciascuno di loro sia dentro che fuori dal campo. Si è formato un team unito, che si è divertito e, nel contempo, ha fatto fare bella figura al Gruppo Sportivo e alla città di Torino. Finalmente siamo riusciti a svolgere un campionato dopo circa due anni e non nascondo che la voglia di confrontarsi, incontrarsi e socializzare con gli altri era tanta”.
Marco Aceto