A Monica Cristina Gallo, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino, è stato rinnovato l’incarico per i prossimi 5 anni.
La decisione è stata presa dalla Sindaca Chiara Appendino, in accordo con il Presidente del Consiglio comunale e con la Conferenza dei Capigruppo, alla luce del prezioso e quotidiano lavoro svolto dalla Garante a favore delle persone private della libertà, nonostante le numerose difficoltà causate dalle attuali situazioni.
“Sono lieta di riconfermare la mia fiducia alla Garante Monica Cristina Gallo – ha evidenziato la Sindaca Chiara Appendino. – Il lavoro di questi anni è stato caratterizzato da impegno e piena collaborazione istituzionale, con una solida visione generale rispetto alle progettualità portate avanti. In un periodo particolarmente delicato, che attraversa tutto il Paese, ritengo che le competenze e la sensibilità della dottoressa Gallo possano rivelarsi ancora un contributo prezioso per affrontare le sfide che ci attendono”.
“Ringrazio la Sindaca, il Presidente del Consiglio e i consiglieri per la conferma della fiducia accordata con il rinnovo del mandato per il prossimo quinquennio. Conferma che giunge in un momento complesso – ha sottolineato la Garante Monica Cristina Gallo. A volte, perché non accada mai più, occorre fare i conti con effetti collaterali che possono essere davvero difficili. Il carcere è un sistema che è fatto di uomini e donne, prima ancora che di ruoli, con tutto il carico di sofferenze, fragilità e aspettative, è un sistema con tante e complesse problematiche. Per entrare nei luoghi di privazione della libertà personale serve una vocazione particolare necessaria a salvaguardare i diritti di chi espia una pena ed eliminare quei coni d’ombra sulle garanzie fondamentali. Servono cammini concreti verso i quali dirigersi, serve una collettività che sappia accogliere. Questo rinnovo incoraggia tutti noi, dell’Ufficio a proseguire con determinazione la strada intrapresa, consapevoli di aver rafforzato quel dialogo istituzionale necessario e stimolato le reti sociali, di cui la nostra Città è ricca, per costruire opportunità concrete dentro e fuori”.