Breve cerimonia nel cortile d’Onore di Palazzo di Città per la Festa dei Lavoratori, con la banda della Polizia municipale che ha suonato l’inno dei lavoratori e quello d’Italia alla presenza della sindaca Chiara Appendino, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, e dei segretari generali di CGIL, CISL e Uil Torino Enrica Valfre’, Domenico Lo Bianco e Gianni Cortese.
A margine dell’iniziativa, la sindaca Appendino ha sottolineato che “questo Primo Maggio ci deve ricordare tutti coloro che hanno lavorato in questo periodo per garantire i servizi essenziali. Dobbiamo pensare in particolare – ha aggiunto la prima cittadina – alle donne che avevano un carico familiare non facile e a chi ha perso il lavoro”.
“Un Primo Maggio – ha detto ancora la sindaca- per chi il lavoro l’ha appena perso e per chi non sa se il suo settore esisterà ancora. Per chi durante questa pandemia ha lavorato il doppio con il doppio delle preoccupazioni e dei rischi. Per i lavoratori raramente celebrati ma senza i quali ci mancherebbero servizi essenziali. Per chi sul lavoro quest’anno ha perso la vita e per chi, grazie a un lavoratore, ce l’ha ancora”.
La sindaca Appendino ha poi aggiunto che “la convivenza col virus sarà ancora lunga e quindi molto dipenderà dalle nostre abitudini” ma si è detta “certa che la città farà la sua parte, i cittadini sono responsabili, quindi tutti insieme speriamo che la città possa ripartire”.