Scatta la seconda fase del percorso “Formare per Innovare” con la convocazione, a partire da lunedì 25 marzo, delle 498 Po e Ap suddivise in 21 gruppi. Ogni project work sarà presentato, supportato e monitorato dall’equipe del Servizio Formazione Ente e dal Controllo di Gestione con la consulenza attiva dell’Università di Torino e il coordinamento del professor Marcello Bogetti della Scuola di Amministrazione Aziendale. Analisi, consigli e strumenti operativi potranno essere condivisi per dare concretezza e portare a termine i diversi project work.
Gli incontri saranno in tutto tre, due prima dell’estate e uno tra settembre e ottobre. Il primo sull’impostazione del project work, il secondo sarà un monitoraggio sull’avanzamento dei lavori e il terzo illustrerà il sistema di valutazione, il bilancio dei risultati e la loro presentazione. Oggetto, questo, della terza e ultima fase del progetto, quella della consegna del project work e della presentazione dei risultati nel corso di un evento aziendale, nel mese di novembre.
In questi giorni sono arrivate ai colleghi interessati le convocazioni per i workshop nella casella di posta. Ciascuno è invitato a prendere visione dei project dei colleghi che fanno parte della stessa classe pubblicati nel sito aziendale e di rivedere il proprio abstract, quello consegnato compilando un form a fine febbraio, alla luce della “check list di analisi” che sarà pubblicata a partire da martedì 19 marzo su Intracom. Non saranno consentiti spostamenti di classe, perché ciascuna area tematica avrà una formazione ad hoc.
L’obiettivo è mettere pienamente a frutto quel capitale di conoscenza, di relazioni e idee reso disponibile dai dipendenti comunali, così come era emerso dai primi risultati della mappatura su un campione di 2800 lavoratori, rappresentativo di tutti i settori, dai ricercatori del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università e LabNET della Scuola di Amministrazione Aziendale, nei mesi passati. Preliminari alla stesura delle proposte sono state le tre giornate di riflessione svolte ai primi di febbraio, nell’auditorium dell’Atc, in corso Dante.
I tre incontri daranno supporto metodologico alla realizzazione del project work/Obiettivo Peg 2019, oltre ad essere occasione d’incontro tra colleghi e di monitoraggio delle attività in corso d’opera. Inoltre saranno workshop orientati all’innovazione organizzativa e a progettare azioni su temi trasversali a più Divisioni e Aree.
A una prima osservazione, questo obiettivo è pienamente riuscito. All’incirca il 60% offre soluzioni sull’adozione di nuovi meccanismi operativi per gestire le relazioni all’interno e verso l’esterno, capitalizzare e condividere conoscenze, creare nuove procedure, il 22,5% ha come obiettivo agire su benessere e motivazioni per puntare sulla cooperazione all’interno degli uffici, mentre il 17,5% delle proposte ha focalizzato azioni tese a tessere relazioni intense tali da trasformare la cooperazione in valore.
In particolare, questi i temi più gettonati: il 30% ha optato per la condivisione delle modalità del lavoro, il 20% per le nuove procedure e altrettanto per gli strumenti per diffondere la conoscenza, il 30% per tutti gli altri ambiti.
I 21 gruppi di lavoro sono stati suddivisi secondo dieci sottoaree: le relazioni interne ed esterne, il benessere organizzativo, la gestione dello stress, l’interazione/apprendimento, la gestione delle attività critiche, il miglioramento delle attività, la condivisione delle modalità di lavoro, le nuove procedure e gli strumenti di informazione/conoscenza.
Ben il 76% dei funzionari coinvolti nel progetto manifesta la volontà di condividere e collaborare con altri per la realizzazione del project work e, di questi, molti si orientano sul miglioramento delle modalità di gestione delle attività critiche e problematiche. L’altro 24% opta per l’autonomia e predilige i nuovi modelli organizzativi, le nuove procedure.
Sono condivisi il 73% dei progetti della divisione Personale e Organizzazione, il 67,9% del Gabinetto del Sindaco e il 53% della divisione Patrimonio. Sono individuali il 43% dei PW del Commercio, il 35% del Decentramento/Giovani, il 33% dei Servizi Sociali e il 36,8% dei Servizi Educativi.
Più propensi ad adottare misure innovative (I meccanismi operativi per gestire le relazioni all’interno e verso l’esterno) po e ap dei Servizi tecnici (94,55%), delle Risorse finanziarie (87,5%), dell’Ambiente (84%). Più centrato sullo scandaglio delle motivazioni per trasformare le attività in valore l’azione di settori come l’Avvocatura (66%).
Gianni Ferrero, Mauro Marras