Per il sindaco Piero Fassino, venerdì pomeriggio ospite della redazione di Torino Cronaca, vi sono molti segnali – dal rilancio delle esportazioni alla crescita dei consumi, dall’aumento dell’accesso al credito da parte delle imprese ai primi e positivi dati sull’andamento dell’occupazione – che confermano l’inizio di un mutamento del ciclo economico, con il passaggio da una fase di recessione e stagnazione e a una di espansione. Un cambio del quadro economico che – ha detto Fassino ai giornalisti del quotidiano di via Principe Tommaso – la città deve saper cogliere e che, per farlo, ha già posto solide basi.
Nei cinque anni passati – ha aggiunto il sindaco – Torino ha affrontato la crisi senza piegarsi, creando le condizioni per cogliere le opportunità di rilancio e per agganciare il treno della ripresa.
Fassino ha poi evidenziato che per mettere in moto un ciclo di sviluppo servono risorse, locali ed esterne, e occorre attuare strategie per attrarre investimenti. In questa ottica è – ha detto il primo cittadino – può risultare determinante costruire un grande distretto del Nord-Ovest capace di integrare, con ruoli complementari, i sistemi economici, le infrastrutture, le risorse e il know-how di Torino e Milano e dei loro territori. Entrambe le città sono pilastri nazionali del mondo industriale, finanziario, universitario, della cultura. Il capoluogo piemontese e quello lombardo sono distanti appena qualche decina di minuti di treno veloce (tra un paio d’anni Ferrovie dello Stato ha annunciato che ne basteranno appena 26 di minuti per spostarsi da una città all’altra) e, insieme, possono costituire un eccezionale polo di attrazione di investimenti, di risorse che favoriscano lo sviluppo economico dell’area, la creazione di posti di lavori e contribuiscano al complessivo miglioramento della qualità della vita.