di Mariella Continisio
Nell’ambito delle celebrazioni per Giorno della Memoria, questa mattina, al Palaruffini, 4mila studentesse e studenti degli istituti superiori di Torino e provincia, accompagnati dai loro insegnanti, hanno partecipato all’iniziativa #AfuturaMemoria, promossa dalla Città di Torino e dall’associazione Treno della Memoria.
Storia, memoria, impegno. Si riassume in tre parole il senso dell’iniziativa dedicata alla pagina più buia del ‘900. Il treno della memoria, in tredici anni, ha accompagnato più di 30mila ragazzi e ragazzi in un percorso educativo incentrato sulla visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. La terza edizione di “A futura Memoria”, quest’anno organizzata insieme all’Assessorato all’Istruzione, è dedicata alla questione del passaggio alle giovani generazioni di un delicato e prezioso testimone: “Come immaginare i prossimi dieci anni quando coloro che hanno vissuto la deportazione e gli orrori dell’Olocausto stanno scomparendo?” si chiedono gli organizzatori.
E’ stata una mattinata di riflessioni e di ascolto. Ai saluti istituzionali della Sindaca Chiara Appendino, dell’Assessora all’Istruzione Federica Patti, e dell’Assessora alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi sono seguiti gli interventi dei rappresentanti di Aned (Associazione Nazionale ex Deportati nei campi nazisti), Chiara Acciarini e Ugei (Unione giovani ebrei italiani), Filippo Tedeschi.
L’intervento storico di Marco Brunazzi, docente dell’Università di Bergamo e vicepresidente dell’Istituto Salvemini, ha preceduto la testimonianza diretta di Alessandro Roncaglio, sopravvissuto ai campi di sterminio dopo essere stato deportato a Mauthausen all’età di 17 anni.
La mattinata si è completata con le voci dei giovani del Treno della Memoria e con un collegamento in videoconferenza con il campo di Auschwitz, dove si sono svolte le celebrazioni ufficiali del settantaduesimo anniversario della liberazione, per poi concludersi con una cerimonia finale che coinvolge gli studenti partecipanti.
“Abbiamo voluto sostenere questo appuntamento, inserito nel calendario delle celebrazioni cittadine del Giorno della Memoria – ha dichiarato Patti perché crediamo nella sua valenza educativa. È fondamentale per le giovani generazioni riuscire a confrontarsi con la Storia, anche quella dell’Olocausto che ha sterminato milioni di uomini, donne e bambini. La Storia non come materia inerte, ma come terreno di comprensione delle vicende umane, anche estreme, è la base per orientarsi nel presente, coltivando i valori del rispetto e della convivenza civile per difendersi dalle derive, presenti in ogni epoca verso la discriminazione, il disprezzo e la disumanizzazione di gruppi umani”.
Nel 2017 il Treno della Memoria porterà circa 3.000 passeggeri fra studenti e privati cittadini da tutto il territorio nazionale. Il primo dei nove viaggi è partito il 19 gennaio dalla Puglia. Il percorso quest’anno si apre a nuove esperienze, grazie alle collaborazioni con il Coordinamento Torino Pride, per approfondire lo sguardo sul tema, ancora poco conosciuto dell’”omocausto”; e con la cooperativa Babel e l’associazione Si può fare Onlus per estendere la riflessione al mondo della disabilità e dei migranti. Quest’anno alcuni viaggi si articoleranno infatti anche intorno a questi temi, con attenzione rivolta alla storia e all’attualità .