Da Urban Center Metropolitano a Urban Lab: l’associazione, il cui scopo è comunicare la città, cambia nome e amplia il suo raggio di competenze. Un approccio sempre più multidisciplinare nell’affrontare, e nel raccontare la città e le trasformazioni urbane: “Tra i primi passi è in programma quello di dotarsi di un comitato scientifico. A breve sarà bandita una ricerca di figure di alto livello, espressione di diversi ambiti che non riguarderanno solo l’architettura e la pianificazione urbana, ma anche la sociologia, la tutela del patrimonio e la comunicazione”, anticipa la presidente Elena Dellapiana.
E’ stato presentato oggi ai componenti la Commissione consiliare urbanistica, riunita nella Sala dell’Orologio di Palazzo civico, il report sulle attività in cui, partendo dalle rilevazioni dello scorso anno si è sviluppato il programma delle iniziative che saranno messe in campo nei prossimi mesi.
I cittadini coinvolti nelle varie attivitàsono stati oltre seimila, mentre attraverso la comunicazione ne sono stati raggiunti oltre 120mila. Sono cresciute dell’85%, rispetto allo stesso dato nel 2017, le persone che nello scorso anno hanno visitato la sede di Urban Lab: “Un fatto estremamente positivo, che dimostra anche l’importanza delle sinergie con altre realtà del territorio, in cui credo fortemente – commenta il direttore Valentina Campana – Dallo scorso anno infatti, d’accordo con la Fondazione per la Cultura, abbiamo deciso di mettere a disposizione dei cittadini una parte del nostro spazio, ospitando la biglietteria delle manifestazioni culturali della città come MiTo e Todays. Questo ha permesso di fornire un servizio ai cittadini e al contempo invogliarli a scoprire maggiormente la loro città, invitandoli a visitare le mostre e i materiali che si possono consultare nella nostra sede”.
Cresciuti sensibilmente anche fan e follower sui social, con picchi del 40% su Instagram. Un dato interessante è che il 59% dei fan della pagina di Urban Lab su Facebook è donna, e di queste il 26% hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni. Nel 2018 sono aumentate anche le visite effettuate da delegazioni istituzionali e professionali italiane e internazionali.
Tra le principali attività svolte lo scorso anno, sono da rilevare l’articolato progetto Torino Atlas, che ha visto la pubblicazione dell’atlante con le mappe dei dati raccolti dal Centro Einaudi Rapporto Rota, accompagnato da una mostra e da un incontro che ha visto discutere i sindaci di Torino, Milano, Genova e Bari sul futuro delle città metropolitane; Torino si progetta, con gli incontri aperti ai cittadini per informare sullo stato di avanzamento lavori di revisione del Piano Regolatore; Proiezioni di Città, sette serate di cinema all’aperto dedicate alle città europee viste attraverso il grande schermo; Brand New City, una serie di iniziative che hanno ragionato su come diverse esperienze europee affrontano il tema della costruzione della loro identità.
Importante anche il capitolo sui bandi europei, attraverso i quali Urban Lab ha vinto, dal 2016 a oggi, 600mila euro, di cui 250mila per attività ancora da realizzare e ha potuto intessere relazioni internazionali di alto livello come quello con IADB-Inter-American Development Bank. “Grazie ai bandi europei siamo riusciti anche ad ampliare e rafforzare con nuovi ingressi la rete italiana degli Urban Center, di cui siamo capofila insieme a Fondazione Innovazione Bologna, e a mettere le basi per la rete europea”, racconta Valentina Campana
Il piano di attività di Urban Lab per il 2019 ha come riferimento fondamentale la revisione del Piano regolatore generale di Torino. Le azioni che Urban Lab intende realizzare per tutto il prossimo anno sono volte a comunicare il processo di revisione e le progettualità in essere sul territorio, coinvolgere un pubblico allargato e diversificato, raccogliere istanze utili all’elaborazione di uno strumento il più possibile prossimo alle esigenze della città.
Due sono le principali linee tematiche lungo le quali si svilupperà il programma, centrate sulla produzione e la diffusione di conoscenza attraverso una serie di progetti sviluppati in-house e in collaborazione con altri enti. “L’obiettivo è infatti rafforzare il proprio profilo multidisciplinare, e consolidare il proprio ruolo di connettore e facilitatore nella costruzione di reti per l’attivazione di iniziative e ricerche dedicate allo sviluppo urbano. Il coinvolgimento di un numero crescente di istituzioni e paternariati garantirà sempre più la maggior terzietà di Urban Lab”, illustra la presidente Elena Dellapiana.
La prima linea d’intervento consiste nel consolidare Urban Lab come centro di documentazione sulla città. Il successo riscontrato con il lavoro di raccolta, sistematizzazione e diffusione dei dati intrapreso con la pubblicazione di Torino Atlas, e la richiesta di documentazione sul territorio torinese che quotidianamente Urban Lab riceve nell’accogliere visitatori, ospiti, delegazioni, e in occasione di incontri con esperti, professionisti e settori della Città segnalano l’opportunità di investire nella capacità di fornire dati, mappe e informazioni aggiornati.
La seconda linea di intervento vede l’incremento della ricerca a scala europea. L’attività svolta nell’ambito della progettazione europea, in particolare connessa al tema del Cultural Heritage, e gli esiti della ricognizione in corso sul ruolo delle agenzie urbane dicono della necessaria apertura dello sguardo all’orizzonte europeo e della conseguente restituzione a livello locale di esperienze virtuose in termini di politiche e pratiche innovative per lo sviluppo della città e della qualità urbana.
Entrambe le linee di azione si articolano in una serie di progetti e iniziative caratterizzate dalla collaborazione con partner differenti caratterizzati da specifiche competenze, lavorando su formati diversi di produzione e diffusione della conoscenza.