Un progetto di ricerca, con cui poter valutare l’efficacia dei percorsi di inclusione dedicati ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione, sarà lo strumento tecnico grazie al quale si andranno a valutare concretamente gli effetti sul territorio di questa misura.
Lo stabilisce l’adesione della Città di Torino al Protocollo di Intesa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) approvata nel corso dell’ultima riunione della Giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli.
Il progetto di ricerca avrà una durata di tre anni e non comporterà alcun onere per l’amministrazione. Saranno coinvolti dalle attività di monitoraggio, studio e analisi nuclei beneficiari dell’assegno, estratti casualmente da INPS da un campione e sui quali verrà misurata l’efficacia del percorso personalizzato di inclusione.
Secondo i primi dati forniti da INPS, in Provincia di Torino sono state presentate oltre 33.000 domande di assegno di inclusione (48.500 in Piemonte), misura istituita a decorrere dal 1 gennaio 2024 per il contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli.