di Mauro Gentile
L’appuntamento è alla Fondazione Luigi Einaudi, mercoledì 23 settembre a partire dalla ore 17, per parlare di “Torino incubatore di cultura europea e universale”. Organizzato dal Movimento Federalista Europeo nell’ambito del ciclo di conferenze “Torino, l’Italia e l’Europa in un mondo che cambia”, all’incontro prederanno parte il sindaco Piero Fassino, Dunia Astrologo (Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci), Marco Brunazzi (Istituto di studi storici Gaetano Salvemini), Sergio Pistone (Movimento Federalista Europeo). A moderare il dibattito sarà Luigi Bonanate (Centro studi Piero Gobetti).
Crescere non dimenticando di basare le proprie politiche su quei valori universali che a Torino hanno sempre trovato casa e che sono anche le fondamenta su cui l’Unione Europea è stata costruita: valori di pace, solidarietà e di dialogo tra culture.
Essere un posto in cui vale la pena di vivere, lavorare, far crescere i propri figli e, per le imprese, un luogo dove investire conviene. In poche parole, un territorio un alto tasso di attrattività per le infrastrutture di cui dispone e le qualità della vita offerta alla comunità che vi risiede.
Oggi è questa una delle sfide maggiori per tante città e Torino non è certo esclusa. Per affrontarla con successo, il capoluogo piemontese ha potuto contare e può contare anche sulla sua eredità storica fatta da capitale umano (nelle dimensioni scientifica, tecnologica, umanistica e politica) e da quello sociale (partiti, sindacati, associazioni laiche e religiose), e costruendo il futuro su basi di dialogo e valori condivisi.
Di certo un vantaggio una città che da sempre coltiva una dimensione internazionale. Un profilo che negli ultimi anni si è ulteriormente accentuato. Le università operano in una rete di cooperazione accademica e di ricerca con altre cinquecento università in tutto il mondo; musei e fondazioni culturali hanno promosso un sistema di relazioni strutturate con le principali istituzioni culturali internazionali. La città è sede di un campus delle Nazioni Unite e di istituzioni europee, ha relazioni di partnership con oltre sessanta città nel mondo, ospita rappresentanti consolari di cinquanta Paesi.
Questa è Torino, incubatore di cultura per stare al passo con i tempi.