Rafforzare la collaborazione tra Città di Torino, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate nelle attività di contrasto all’evasione fiscale avviata nel 2008 con l’Amministrazione comunale del capoluogo piemontese e nel 2010 con la Provincia di Torino, ampliando le modalità operative di intervento e coinvolgendo anche i singoli Comuni della Città Metropolitana. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato questa mattina a Palazzo Civico dal Sindaco di Torino e della Città Metropolitana Piero Fassino, dal Generale di Brigata Gioacchino Angeloni, Comandante provinciale della Guardia di Finanza e dal Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Paola Muratori.
“La collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Torino, la Città metropolitana, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate – ha spiegato Piero Fassino nel corso della presentazione alla stampa del rinnovato “patto antievasione” – conferisce senza dubbio maggiore efficacia alle attività di contrasto all’evasione dei tributi erariali e di quelli locali.
Dobbiamo continuare a seguire questa direzione – ha aggiunto il Sindaco di Torino e della Città Metropolitana – e non smettere di lavorare insieme per potenziare gli strumenti di raccolta e scambio delle informazioni.
Le risorse sottratte alla comunità dagli evasori – ha sottolineato ancora Fassino – devono tornare a disposizione dei cittadini e, lavorando insieme, Enti locali, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza possono fare molto perché ciò avvenga”.
Torino la prima Città metropolitana a firmare un accordo anti evasione
Fra gli aspetti innovativi, l’accordo appena siglato è il primo a livello nazionale che coinvolge in chiave anti evasione una Città Metropolitana e gli Uffici provinciali del Territorio, rispettivamente in materia di controlli sul Terzo Settore e sulle categorie catastali degli immobili. Sul primo fronte, lo scambio reciproco di informazioni agevolerà i controlli sull’effettivo carattere no profit delle organizzazioni iscritte nei registri della Città metropolitana. Sul secondo versante, l’Agenzia lavorerà le segnalazioni ricevute dalla Città di Torino che riguardano palesi incoerenze tra lo stato di fatto degli immobili e la loro classificazione catastale.
Già recuperate dal Comune di Torino imposte evase per 1,7 milioni di euro
Per quanto riguarda il rinnovo dell’accordo con il Comune di Torino gli ambiti di intervento sono quelli ormai consolidati, relativi al commercio e alle professioni, all’urbanistica e al territorio, alle proprietà edilizie, alle residenze fittizie all’estero e alla disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva. Con il protocollo, la collaborazione con la Città di Torino diventerà best practice di riferimento per i Comuni appartenenti alla Città metropolitana. Avviata, come detto, nel 2008, la collaborazione tra Città di Torino, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza ha dato risultati importanti. Fino ad oggi, le segnalazione su comportamenti evasivi ed elusivi compiute da Palazzo Civico sulla base di proprie informazioni, indagini specifiche e attraverso il lavoro svolto dalla società di riscossione Soris spa hanno consentito alla Città di Torino, dopo gli accertamenti operati da Agenzia delle Entrate e Fiamme Gialle, di recuperare un milione e 700mila euro di tributi dovuti e non pagati.
Dall’inizio della collaborazione a tutto il 2014, sono state ben 3.175 segnalazioni effettuate, che hanno riguardato 1.013 i contribuenti finiti sotto la lente di ingrandimento degli uffici comunali perché, ad esempio, proprietari di immobili di prestigio che avevano presentato dichiarazioni Isee per ottenere agevolazioni fiscali, contribuenti che avevano dimenticato di dichiarare l’affitto di abitazioni e garage, imprenditori con redditi bassissimi che avevano pagato però tariffe elevate per la tassa raccolta rifiuti, ecc..
Collaborazione estesa ai Comuni della Città Metropolitana
Tra le novità introdotte dal protocollo firmato questa mattina, come detto, quella relativa al coinvolgimento diretto dei Comuni della Città Metropolitana di Torino a cui, come si legge nel testo dell’intesa, è richiesta “una partecipazione all’attività di accertamento fiscale omogenea e condivisa dal maggior numero possibile di essi e l’adozione di medesimi criteri, standard e requisiti di collaborazione”. Nei fatti, un impegno a contribuire attivamente nello svolgimento delle attività di contrasto all’evasione fiscale, con modalità analoghe a quelle già convenute da Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza con la Città di Torino. Per quanto riguarda specificamente l’Imposta provinciale di trascrizione, l’Agenzia delle Entrate, la Città Metropolitana e il Comune di Torino (quest’ultimo tramite il Corpo di Polizia municipale) dovranno provvedere al reciproco scambio di informazioni per verificare il corretto pagamento dei tributi erariali e dell’imposta metropolitana.
Al lavoro per aggiornare Catasto e banche dati censuarie e planimetriche
Il protocollo impegna il Comune di Torino a collaborare con l’Agenzia delle Entrate nelle attività di aggiornamento del Catasto dei Fabbricati, in quelle di bonifica delle banche dati censuarie e planimetriche e a continuare ad assicurare ai cittadini i servizi di consultazione e visura dei dati catastali. L’Agenzia si impegna, per suo conto, ad intervenire sulle segnalazioni che perverranno dal Comune, finalizzate al corretto allineamento dei dati censuari ai mutati contesti edilizi e urbanistici relativi ai fabbricati.