Nella Giornata mondiale per il contrasto alla povertà stridono ancora di più gli aumenti di prezzo segnati dai beni energetici (benzina, gasolio, gas, energia elettrica) cresciuti in un anno del 38,7% e di generi alimentari, saliti del 10,3% .
Un aumento, quello dei prezzi dell’energia e di beni e servizi essenziali, che rischia di colpire con violenza chi è già povero, e di spingere verso la povertà tante altre famiglie.
Nel mese di Settembre 2022 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 112,0 (Base Anno 2015=100) risultando INVARIATO rispetto al mese precedente e segnando una variazione del +7,7% rispetto al mese di Settembre 2021 (tasso tendenziale).
In particolare, i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,4% sul mese precedente e +7,9% su settembre 2021. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano -0,5% rispetto al mese di agosto 2022 e +9,9% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano +0,2% sul mese precedente e +3,3% rispetto a settembre 2021.
Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,7% su base congiunturale e +11,1% su base tendenziale.
I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:
Beni Alimentari +0,8% sul mese precedente e +10,3% sull’anno precedente,
Beni Energetici -0,6% sul mese precedente e +38,7% sull’anno precedente,
Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +0,2% sull’anno precedente,
Altri Beni +1,3% sul mese precedente e +4,4% sull’anno precedente.
Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra -1,0% su base congiunturale e +3,0% su base tendenziale.
Sono state riscontrate le seguenti variazioni:
Servizi relativi all’Abitazione +0,4% sul mese precedente e +1,9% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni +0,1% sul mese precedente e +0,2% sull’anno precedente,
Servizi Ricreativi, Culturali e per la Cura della persona +0,1% sul mese precedente e +4,4% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti -5,9% sul mese precedente e +8,1% sull’anno precedente,
Servizi vari -0,7% sul mese precedente e INVARIATO sull’anno precedente.
L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala -0,1% rispetto al mese precedente e +4,4% rispetto all’anno precedente.
L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.
I dati relativi al mese di settembre si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/
Gli indici dei prezzi al consumo di Settembre 2022 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19.
L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat nella quale viene anche ricordato che gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).