Gli indici dei prezzi al consumo di ottobre 2020 sono stati elaborati nel contesto di progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del Covid-19 in Italia e di riapertura di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo. Pur rimanendo sopra la norma, il numero di mancate rilevazioni è quindi diminuito (analogamente a quanto accaduto a giugno, luglio, agosto e settembre).
L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. La situazione che si è venuta determinando e le modalità con le quali è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica, alle pagine 19, 20 e 21 del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat.
Come ricordato nella Nota metodologica dell’Istat, gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).
Nel mese di Ottobre 2020 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 102,3 (Base Anno 2015=100) segnando +0,4% rispetto al mese precedente e –0,2% rispetto al mese di Ottobre 2019 (tasso tendenziale).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto registrano +0,1% sul mese precedente e -0,7% su ottobre 2019. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano +0,7% rispetto al mese di settembre 2020 e +0,2% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano –INVARIATO sia sul mese che sull’anno precedente.
Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva un rialzo del +0,6% su base congiunturale e un ribasso del -0,7% su base tendenziale.
I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:
Beni Alimentari +0,4% sul mese precedente e +1,1% sull’anno precedente,
Beni Energetici +2,9% sul mese precedente e -8,8% sull’anno precedente,
Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +3,0% sull’anno precedente,
Altri Beni +0,2% sul mese precedente e +0,5% sull’anno precedente.
Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra INVARIATO su base congiunturale e +0,5% su base tendenziale.
Sono state riscontrate le seguenti variazioni:
Servizi relativi all’Abitazione +0,1% sul mese precedente e +0,6% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni +0,9% sul mese precedente e -0,1% sull’anno precedente,
Servizi Ricreativi, Culturali e per la Cura della persona +0,7% sul mese precedente e +0,8% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti -1,6% sul mese precedente e -1,9% sull’anno precedente,
Servizi vari -0,1% sul mese precedente e +1,6% sull’anno precedente.
L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi riscontra INVARIATO rispetto al mese precedente e+0,4% rispetto all’anno precedente.
L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.
I dati relativi al mese di giugno si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/