a cura di Xavier Bellanca e Mirella Seletto
Sapere è potere come dice un vecchio e saggio detto, che certo non è ancora passato di moda anche nell’era dell’Internet of Things. Tant’è che, allo stesso modo, si può dire che grazie all’impiego di tecnologie innovative nel campo dei Data si ha l’opportunità di raccogliere e condividere una gran mole di informazioni a proposito di temi come la qualità dell’aria, l’inquinamento, i consumi elettrici e altro ancora. Dati la cui conoscenza risulta oggi assai preziosa per individuare e adottare con maggiore facilità soluzioni che possano contribuire a migliorare la qualità della vita in città.
Obiettivo comune ai progetti illustrati stamani a Palazzo Civico e avviati in collaborazione con il Lab IoT/IoD, la struttura attivata dalla Città nei settori chiave della Smart City per supportare le aziende pubbliche e private impegnate nel testing in condizioni reali delle soluzioni abilitate dall’Internet of Things (IoT) e Internet of Data (IoD).
All’incontro erano presenti tra gli altri, oltre alla sindaca Chiara Appendino e all’assessora all’innovazione Paola Pisano, l’amministratore delegato di Cisco Italia Agostino Santoni, Riccardo Galvani, ceo di CAE spa, Alessandro De Lucchi, ceo Artys, Antonio Serra, direttore Espereal Technologies, Emanuela Pala, Nettrotter, Massimiliano Palma, business manager Regola e Giuseppe Giordano, ceo Enerbrain.
L’iniziativa, nata nel quadro del Torino City Lab, è legata al progetto “IoTorino – Internet of Torino: la città conosce, decide, cresce grazie ai dati”, e ha come focus la sensorizzazione diffusa del distretto urbano finalizzata all’acquisizione di informazioni – dalla qualità dell’aria, il livello di rumore, i parametri ambientali, i consumi elettrici – che saranno messe a disposizione dell’Amministrazione Pubblica. Sono elementi di conoscenza che, opportunamente elaborati, saranno utili per definire politiche tese ad adottare comportamenti sostenibili e partecipativi.
“La sfida della Città di Torino – ha sottolineato la sindaca Appendino – è quella di governare il cambiamento, anticipandone gli effetti, specie quelle derivanti dall’applicazione delle nuove tecnologie. Se una nuova tecnologia viene impiegata su un territorio non è sufficientemente pronto, il rischio è quello di subirne per una certa fase effetti anche negativi. Ed è esattamente quello che vogliamo prevenire con soluzioni come Torino City Lab, che permettono ad aziende di testare qui le loro soluzioni. I progetti presentati oggi – ha aggiunto la prima cittadina – sono indubbiamente un valore aggiunto per la Città ed essi sono solo i primi di un percorso appena iniziato, che vede una prospettiva di lungo periodo”.
“A partire dall’attivazione di Living Lab settoriali, lanciati con un avviso pubblico nella primavera 2017, e attivi dall’inizio del 2018 l’Amministrazione comunale ha scalato la propria policy a supporto dell’innovazione di frontiera e dell’attrazione di imprese – evidenzia Paola Pisano, assessore all’innovazione -. Torino City Lab ha quindi trasformato la città in un laboratorio sempre aperto dove le aziende possono sperimentare in ogni area prodotti, servizi e modelli basati su tecnologie nuove e capaci di migliorare le nostre vite acquisendo una referenza di validità e qualità dei loro progetti. Si tratta di un’opportunità che consente di testare al contempo diverse reti di connettività e applicazioni verticali basate su sensori che raccolgono dati dall’ambiente fisico e permettono ai vari oggetti di comunicare informazioni con le piattaforme per l’analisi e la rappresentazione dei dati territoriali”.
Ad oggi, sono diverse le sperimentazioni avviate – grazie alla sottoscrizione di altrettanti accordi di partnership tra la Città e le aziende – e altre ancora saranno avviate nei prossimi mesi. Fra esse sono da menzionare una stazione per il monitoraggio della pioggia in tempo reale; una per il monitoraggio del livello dei torrenti, un sistema per il controllo continuo del rischio sismico e dei cedimenti strutturali e uno per l’efficientamento energetico e il comfort ambientale degli edifici; una soluzione innovativa basata su sensori che raccontano la città (beacon) per la creazione e di percorsi turistici e le applicazioni basate su rete Sigfox per il monitoraggio del livello dei fiumi (Smart Level), del livello di rumore e inquinamento ambientale (Smart Noise e Smart Waste).
Le sperimentazioni avviate
Cisco intende lanciare una sperimentazione di soluzioni di Cyber Security orientate a mettere in sicurezza le soluzioni IoT proposte ed accettate all’interno del bando stesso. In particolare si intende applicare la strategia e le soluzioni Cisco IoT Thread Defense ai progetti IoT proposti dalle aziende partecipanti e disponibili alla collaborazione.
L’azienda genovese Artys propone Smart Rainfall System (SRS), un innovativo sistema di monitoraggio e analisi pluviometrica che in tempo reale stima l’estensione e l’evoluzione temporale delle piogge e fornisce mappe del campo di precipitazione.
Riguarda invece il monitoraggio del livello delle acque alla confluenza del torrente Sangone nel Po, la sperimentazione proposta dall’azienda bolognese CAE con una stazione idropluviometrica che, al raggiungimento di una o più soglie critiche preimpostate, è in grado di far scattare scenari di allarme.
Espereal Technologies, start up torinese, propone una particolare sperimentazione Tellingstones – pietre che parlano – che unisce tecnologia e storytelling creando percorsi turistici inaspettati per il turismo di scoperta della città: dislocate in diversi punti e monumenti di Torino sono in grado di raccontare storie ai passanti inviando le informazioni direttamente ai loro smartphone. Tutto questo in modo discreto, e totalmente rispettoso della privacy.
Nettrotter propone tre applicazioni – basate su sensori in grado di rilevare dati dal contesto in cui si trovano e comunicarli tramite la rete Sigfox secondo i modelli dell’Internet of Things e Internet of Data – in tre ambiti strategici per il governo del territorio: Smart Noise, per il monitoraggio del rumore; Smart Level, per il monitoraggio del livello dei fiumi; Smart Waste, per il monitoraggio ambientale.
Della torinese Regola, con oltre 20 anni di esperienza nel settore emergenziale, la piattaforma per il monitoraggio sismico e strutturale che intende tenere sotto controllo lo stato di salute di alcuni edifici pubblici della Città tra cui anche il simbolo di Torino, la Mole Antonelliana.
Sempre alla Mole Antonelliana, in una scuola elementare e in alcuni uffici comunali, si è recentemente conclusa la sperimentazione dell’innovativo sistema sviluppato dalla torinese Enerbrain per la regolazione degli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria che misura e ottimizza temperatura, umidità e livello di CO2.
I partner
Per il Lab IoT/IoD la Città di Torino si avvale della collaborazione di alcuni soggetti chiave del territorio: Fondazione Torino Wireless per le attività di networking e supporto alle imprese coinvolte nelle sperimentazioni e il Consorzio TOP-IX per l’assistenza tecnica in materia di connettività e piattaforme dati.